Vico Equense - La battaglia che si consuma sui centimetri della pizza, non si combatte soltanto sul terreno di impasti, tradizioni, segreti e nomi, ma anche sui diritti d'autore. Le incertezze che si sollevano sono di ordine legale. Cosa accadrà quando una pizzeria esporrà alla vetrina del proprio locale il logo “Pizza di Vico a metro”? “Temo – spiega l’Avvocato Giuseppe Dilengite, ex sindaco di Vico Equense - che sarà inevitabile per i titolari del marchio richiederne la rimozione, in quanto ciò induce il consumatore a credere che in quel locale si fa quel particolare tipo di prodotto con il nome tutelato dal marchio. Per questo sommessamente a mio avviso sarebbe stato opportuno che la De.co fosse stata preceduta da una liberatoria da parte della ditta titolare del marchio. Ma ovviamente spero di sbagliare – aggiunge Dilengite - e spero che la cosa non abbia strascichi giudiziari.” Intanto, l'amministrazione comunale va avanti per la sua strada e parla di reazioni impulsive, registrando – seppur legittimamente - un cambiamento di opinione in corsa. Inizialmente, infatti, il direttore del locale e il capo pizzaiolo avevano mostrato una certa apertura al progetto. Poi, però, c'è stata la rottura. “Il provvedimento così com'è - dicono gli eredi di Gigino - estenderebbe di fatto la tutela a tutte le pizzerie che a Vico propongono la pizza non tonda ma rettangolare giocando sull'equivoco del nome. Tuteleremo il nostro marchio, che è registrato, la nostra ricetta e il nostro metodo, nonché la nostra storia in tutte le sedi opportune.” Il circolo del Pd di Vico Equense parla di approssimazione e imperizia dell' amministrazione comunale "che è stata capace di mettere in una situazione di imbarazzante contrapposizione chi ha lanciato un prodotto conosciuto in tutto il mondo e tutti gli altri piccoli imprenditori che fanno della nostra città una eccellenza."
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