Vico Equense - È una vera e propria bomba quella lanciata nelle ultime ore dalla famiglia Dell'Amura, titolare di Pizza a Metro, luogo culto del prodotto gastronomico. La notizia oramai campeggia su tutti i giornali cartacei e online. A scatenare la polemica l'iniziativa dell'amministrazione comunale di Vico Equense guidata da Giuseppe Aiello, che istituisce la prima De.Co. (Denominazione Comunale), 'Vico al Metro', per fare in modo, come spiega l'assessore al turismo della Campania, Felice Casucci, "che sia riconosciuta la pizza al metro e Vico Equense come una destinazione territoriale non solo legata ai luoghi e alle sue eccellenze enogastronomiche ma anche alle tradizioni e all'identità che rappresentano". Ieri mattina, al resort Le Axidie di Marina d'Aequa è stato presentato il logo “Vico al Metro”. Una decisione che non va per niente giù agli eredi di 'Gigino' Dell'Amura. "Chi è stato primo - dicono mostrando un'immagine del brevetto originale - resterà per sempre primo: nessuno può impedire a nessuno di fare una pizza e di venderla al metro, ma la ricetta originale e autentica è quella che fu inventata da Luigi Dell'Amura, conosciuto come Gigino, il 4 settembre 1959". "La ricetta originale e i segreti di produzione e di lavorazione della Pizza a metro di Gigino sono nella nostra cassaforte oltre che nella nostra memoria - affermano orgogliosi - giacché fu il nostro avo ad introdurre nel mondo della pizza un nuovo modo di preparare l'impasto e servirlo". Questo è ciò che la famiglia Dell’Amura ha comunicato attraverso una nota. “Se il Comune di Vico vuole istituire una Deco per la pizza ben venga ma va detto che si tratta di una pizza diversa da quella famosa in tutto il mondo, cioè quella ideata da Gigino e a tutt’oggi venduta esclusivamente all’Università della pizza” ha sottolineato Luigi Dell’Amura, nipote dell’ideatore della pizza a metro.
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