sabato 15 luglio 2023

Ecco la “Comunità Agri-culturale Flegrea per l’inclusione”: il buono, il pulito e il giusto del territorio

“Oggi a casa Mehari si è conclusa una tre giorni intensa e prolifera per Slow Food Campania e Slow Food Italia. Una tre giorni di grande conoscenza, di grandi esperienze umane ed intellettuali. Sono stati elargiti sorrisi, informazioni, educazione, è stato messo in rilievo il nostro territorio attraverso i suoi prodotti, i suoi produttori e ogni genere umano e animale che ne viene coinvolto. Non per ultimo oggi si è festeggiato in questo bene confiscato alla camorra, la nascita di una nuova comunità dove l'inclusione ne è il cardine principale.” Queste le parole di Franca Di Mauro, Slow Food Campania. Nasce la “Comunità Agri-culturale Flegrea per l’inclusione” di Slow Food, la prima comunità d ’Italia che pone attenzione ai temi dell’inclusione in un bene confiscato, Casa Mehari a Quarto, in provincia di Napoli. La “Comunità Agri-Culturale Flegrea per l’inclusione” collabora con Slow Food, si impegna a lavorare in modo partecipativo e democratico, favorisce il dialogo, la condivisione e la cooperazione con altre realtà della rete Slow Food, è aperta e inclusiva pronta ad accogliere persone di estrazione, reddito e cultura diversa. Nello specifico si intende creare una rete che consente di riscoprire la biodiversità dei Campi Flegrei. Il gruppo ha come riferimento Casa Mehari, bene di proprietà del comune di Quarto confiscato alla criminalità e gestito da un’associazione temporanea di scopo di cui è capofila “La Bottega dei Semplici Pensieri” composta da ragazzi diversamente abili.

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