martedì 31 ottobre 2023

La Campania non è un paese per sindache: soltanto il 5% delle fasce tricolori alle donne

Dossier del 2023 dell’Ifel sui numeri dei Comuni 

di Paolo Grassi – Il Corriere del Mezzogiorno 

Il dato è chiaro quanto complicato da digerire: soltanto il 5,3% dei 550 comuni della Campania è guidato da una donna. Facendo due calcoli, insomma, appena una trentina di sindache in carica: il riscontro più basso in Italia (media nazionale: 15,2%). Con regioni, anche al Sud, che presentano una situazione ben diversa. Se il Friuli - che fa meglio di tutti - si attesta al 22,1% di donne che indossano la fascia tricolore, l'Emilia-Romagna sfiora il 21% e la Lombardia (preceduta dalla Valle d'Aosta: 18,9) il 18,5. Nel Mezzogiorno la Calabria fa registrare l'8,7% di sindache, la Puglia il 9,6, la Basilicata il 10,9. Nel Centro Italia il Lazio presenta il dato più basso (13,1%) mentre nelle Isole la Sicilia supera di poco il 7% e la Sardegna sfiora il 14. Gli uomini D'altro canto, restando sempre ai numeri più recenti dell'Ifel - aggiornati a prima dell'estate - il 94,7% di uomini che in Campania guidano amministrazioni comunali, equivale a un riscontro più alto di dieci punti rispetto alla media della Penisola (84,8%). Gli under 35 Ma non c'è solo una questione di genere. In regione la stessa Ifel - l'Istituto per la Finanza e l'Economia Locale, una Fondazione istituita nel 2006 dall'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) - segnala anche un modesto 1,9% di primi cittadini under 35 (media Italia: 3,5%).

 

Dieci in tutto, a fronte dei 59 in Lombardia, dei 40 in Piemonte, dei 25 in Emilia e dei 23 in Veneto. In termini percentuali solo la Puglia e la Sicilia fanno registrare dati più bassi. Come dire: la Campania non è un paese per sindache, ne tantomeno per giovani leader municipali. Numeri che dovrebbero far interrogare anche i partiti e le coalizioni varie. Il dossier «I Comuni italiani 2023 - Numeri in tasca illustra le principali caratteristiche territoriali, istituzionali, economico-finanziarie e socio-demografiche dei 7. 901 comuni italiani esistenti al 7 giugno 2023, utilizzando come fonti primarie i dati ufficiali più recenti e disponibili a livello di singolo comune». Così Pierciro Galeone, direttore Ifel nella prefazione del volume. Che prosegue: «L'obiettivo è di fornire un agile strumento di lavoro a quanti - politici, amministratori, studiosi dei fenomeni territoriali - si interrogano sui caratteri ed i cambiamenti in atto nel mondo eterogeneo dei comuni italiani. Un mondo in continua evoluzione che rappresenta saldamente l'elemento unificatore in cui gli italiani si trovano, il luogo dove vivono la propria quotidianità, l'istituzione più vicina alla quale si rivolgono per avere una risposta ai bisogni, alle difficoltà, alla voglia di partecipazione»

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