di Mariella Parmendola - La Repubblica Napoli«Ho scritto a tutti, al
mondo.
Dal ministero dei Trasporti alla Regione
Campania.
È uno schifo, mio marito, uscito di casa alle 7
di mattina, a tarda sera ancora non tornava »
.
Ilaria non ha intenzione di dimenticare, « la
Circumvesuviana è da denunciare.
Troppo buoni i viaggiatori».
E promette battaglia.
Suo marito era sul treno che venerdì sera è
rimasto più di un'ora fermo in una stazione
chiusa alla periferia di Pomigliano d'Arco.
Nella stessa giornata anche un altro treno
resta bloccato, questa volta nella galleria tra
Vico Equense e Meta di Sorrento.
Un pomeriggio difficile per i viaggiatori su due
linee diverse del trasporto ferroviario gestito
da Eav, già reduce dal record di servizio
peggiore d'Italia per più anni consecutivi.
Un guasto al Metrostar e, a mezz'ora dalla
partenza avvenuta intorno alle 19 da Napoli, i
motori si spengono.
Insieme alle luci.
Restano al buio i viaggiatori saliti sul treno
diretto a Baiano, illuminati solo dagli schermi
dei cellulari usati per contattare amici e
parenti.
«Abbiamo capito subito che saremmo rimasti
bloccati.
È vergognoso, senza potere uscire dalla
stazione.
Qualcuno avrebbe potuto sentirsi male»
racconta Gaetano, di ritorno da Napoli dopo
una giornata di lavoro.
Per i primi 45 minuti i passeggeri prigionieri
nei vagoni, le porte chiuse.
Poi pendolari, giovani universitari con zaini
sulle spalle e viaggiatori con borse e valige
hanno potuto lasciare le carrozze.
«Siamo comunque rimasti sui binari, la
stazione è chiusa e nessuno ci ha dato la
possibilità di uscire » aggiunge Gaetano.
Per uno scherzo del destino il treno è andato
in avaria alla fermata di Parco Piemonte, una
stazione secondaria di Pomigliano che Eav ha
deciso di chiudere un anno fa con la
motivazione " di troppi atti vandalici e rapine
in zona".
Gli abitanti di un quartiere residenziale,
abitato da molti studenti rimasti senza le
corse della Circum, proprio ieri mattina hanno
partecipato a un flash mob per chiedere di
riaprirla.
Solo poche ore dopo l'odissea dei viaggiatori
prigionieri in quella stessa stazione.
« Siamo ripartiti 70 minuti dopo lo stop con lo
stesso treno, che ha fatto un altro pezzetto di
viaggio.
Poi si è fermato a Pomigliano e siamo dovuti
scendere.
Io sono arrivata a Baiano alle 22 » chiude il
racconto di un venerdì indimenticabile per
tutti i viaggiatori una commessa di un
negozio.
« A casa mi aspettava la famiglia per cena.
Tutti digiuni» dice rassegnata, perché domani
dovrà riprenderlo per tornare a lavorare.
Ma sempre venerdì pubblica sui social un
video anche una passeggera sul treno per
Sorrento, che invece si è fermato nella
26
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galleria prima di arrivare alla stazione di Meta
alle 16 del pomeriggio.
Le immagini descrivono quanto avvenuto con
il treno nel tunnel e un fortissimo fischio che
indicava la presenza di un problema serio.
«Ero sul direttissimo delle 15,15.
Siamo rimasti bloccati un tempo infinito.
Ho sentito anche un capotreno urlare ad una
collega di tirare un freno.
Ma era il fischio che partiva quando si
riaccendevano i motori a fare paura » è la
cronaca di Emma, pendolare da anni.
«Una ragazza ha avuto una crisi di panico.
Turisti sbigottiti » .
dice.
Tensione stemperata con gli applausi quando i
passeggeri sono riusciti ad arrivare a Meta.
E intanto continua la raccolta firme in tutti i
comuni serviti dalla Circum.
«Andiamo avanti fino al 7 novembre, poi
depositiamo un documento con la petizione.
Chiediamo che vengano eliminati direttissimi
e Campania Express per dare la possibilità a
studenti e pendolari di avere garantito un
diritto» dicono Enzo Ciniglio e Salvatore
Ferraro, i portavoce di due comitati.
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