sabato 7 ottobre 2023

Vico Equense. Ospedale unico della penisola sorrentina, Antonio Savarese “E’ folle dire soltanto adesso che la zona non è idonea. Questo ci condanna ad avere servizi sanitari non adeguati”

Vico Equense - In penisola sorrentina continua a tenere banco la questione ospedale unico. Il comparto dell'accoglienza rappresenta il principale motore dell'economia della Costiera e i moderni viaggiatori, prima di prenotare, si informano anche dell'assistenza sanitaria offerta nelle località dove si intende soggiornare. Federalberghi Campania e Penisola Sorrentina già nelle scorse settimane si sono schierate a favore della realizzazione del presidio ospedaliero, bocciato poi dal consiglio comunale di Sant’Agnello, che lo vuole in un posto diverso. La localizzazione concordata dalla Regione con l'Asl 3 e i comuni della penisola sorrentina, dove attualmente sorge l'ex ospedale di Sant'Agnello, attuale Distretto sanitario con tutti i servizi di base dell'Asl 3 in penisola sorrentina non va bene per problemi idrogeologici. In attesa di capire cosa succederà, sono tante le prese di posizione da parte di rappresentanti delle istituzioni, associazioni, addetti ai lavori e semplici cittadini a favore della struttura. “Sant’ Agnello è l’unico comune al mondo, non solo in Italia, che rifiuta un ospedale nuovo”. A dirlo – con la sua proverbiale ironia - è il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che aspetta di poter leggere la delibera del Comune santanellese. A non volere entrare nel dibattito politico è l’ingegnere Antonio Savarese (foto), che dal 1957 - assieme alla sua famiglia - è impegnato in prima linea nell'accoglienza turistica di qualità alla marina d’Aequa. “È folle dire soltanto adesso, dopo un iter di dieci anni, che la zona non è idonea. Questo passo indietro ci condanna ad avere servizi sanitari non adeguati. Per non parlare delle implicazioni turistiche legate all'assenza di servizi sanitari – spiega Savarese -. È noto che a Vico Equense, a Sorrento ed anche a Castellammare non è possibile ricevere cure adeguate in presenza di problemi di salute importanti. In caso di un incidente grave, bisogna sperare di arrivare il prima possibile in un ospedale napoletano. Perché qui non è possibile ricevere cure adeguate, mancano tutta una serie di servizi. E quando i tempi sono stretti, c’ề il rischio che ci scappi, purtroppo, anche il morto, com'è tristemente avvenuto - continua Savarese -. In questo contesto: si può dire no ad un centro ospedaliero in grado di avere le principali branche di medicina specialistica riunite? E' veramente un caso unico, cui spero possa porre rimedio” conclude l’imprenditore.

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