domenica 5 novembre 2023

Porto, occupazione abusiva sigilli al pontile degli ormeggi

di Massimiliano d'Esposito - Il Mattino

Piano di Sorrento - Sigilli a circa duemila metri quadrati di aree demaniali che ricadono nell'ambito del porto di Marina di Cassano, a Piano di Sorrento. Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della procura ed eseguito dai militari della Capitaneria di porto del compartimento di Castellammare di Stabia e dal personale dell'ufficio locale marittimo del Comune della Costiera. Ordinanza arrivata a conclusione di un'accurata attività d'indagine, durata circa un anno, e condotta dalla guardia costiera con il coordinamento dalla procura, nel corso della quale, come chiarisce il procuratore capo Nunzio Fragliasso, «si è accertato che la società Russo Raffaele Ormeggi srl avrebbe occupato, senza averne titolo, un pontile galleggiante con annesso specchio acqueo, unitamente ad una porzione di arenile sul quale sono state rinvenute 11 unità da diporto tirate a secco». L'esecuzione del provvedimento di sequestro rappresenta l'ultimo atto della procedura per liberare l'area dalle occupazioni abusive già avviata dal Comune di Piano di Sorrento a seguito di un lungo contenzioso in merito alla titolarità della concessione demaniale che ha visto l'ente di piazza Cota contrapposto alla Russo Raffaele Ormeggi srl, società che ha sede proprio alla Marina di Cassano. Dopo una serie di pronunce del Tar e del Consiglio di Stato, lo scorso 11 aprile gli uffici comunali hanno adottato un'ordinanza di sgombero, disponendo la rimozione di tutte le imbarcazioni posizionate nelle aree demaniali detenute senza titolo.

 

Provvedimento al quale la società non ha ottemperato. Ora, il sequestro preventivo che, come puntualizza il procuratore Fragliasso, «si è reso necessario al fine di restituire la disponibilità delle aree demaniali marittime abusivamente occupate al Comune di Piano di Sorrento, quale ente gestore delle stesse». E così, mentre i militari della Capitaneria eseguivano le disposizioni del gip, le unità ormeggiate nello specchio di mare oggetto di sequestro venivano portate via direttamente dai loro proprietari. Allo stesso tempo si è proceduto a notificare l'intimazione al rilascio dell'area nei confronti della società e dei proprietari delle unità da diporto tirate a secco sulla porzione di arenile sottoposta a vincolo entro il termine di 60 giorni. 

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