venerdì 7 ottobre 2016

Un Bengodi in miniatura ma di qualità

Fonte: Licia Granello da La Repubblica

Lo chiamano mercato alimentare, ma è molto di più. Un Paese di Bengodi in miniatura, il sogno gastronomico di un villaggio per nulla globale, dove a far la differenza più che la provenienza modaiola è la qualità dei prodotti, quella sì davvero dirimente. Nei saloni che si allargano sotto la Cappa Mazzoniana di Termini si assomma l'eccellenza assoluta, o quasi. Ed esattamente come alla Boqueria di Barcellona, al Chelsea Market di New York o al Viktualienmarkt di Monaco, non sono solo i banchi di prodotti a far bella mostra di sé, ma anche un'offerta gastronomica di alto profilo. Roma arriva dopo altre gastro-ristrutturazioni importanti, dal Mercato Centrale di Firenze all'ex stazione Porta Susa di Torino. In compenso, nessun altro mercato può vantare tra i suoi protagonisti un cuoco bistellato come Oliver Glowig e i suoi magnifici piatti a prezzi ridotti, con il supporto della gastronomia-culto La Tradizione di Vico Equense. E in scia, i pani di Gabriele Bonci, le bistecche di Roberto Liberati, i formaggi di Beppe Giovale, bottegai d'autore per un'alta cucina di mercato a metro zero.

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