lunedì 10 dicembre 2007
Dottorato di Architettura ad un laureato in Lettere
Napoli - C'è un nuovo caso, ad Architettura, e riguarda il concorso di dottorato di ricerca in Progettazione Architettonica. Lo bandisce il dipartimento presieduto dal professore Rolando Scarano, che è anche il presidente della commissione. Le due borse retribuite sono state assegnate ad un laureato in Lettere, che secondo la professoressa Emma Buondonno sarebbe il fidanzato della figlia di Scarano, ed a Laura Grazia Mariniello, figlia di un docente dello stesso dipartimento. Allo scritto il laureato in Lettere ha avuto 39, un punto in più della Mariniello. Il terzo concorrente è stato valutato 30; la quarta 26. All'orale, la commissione ha assegnato al giovane 49, per un punteggio totale di 88, Lo stesso della Mariniello, che si è dunque aggiudicata la seconda ed ultima borsa retribuita. Rolando Scarano ha rivendicato assoluta trasparenza, precisando che le prove scritte sono anonime e i dottorati sono aperti a tutti i laureati. Della commissione che presiedeva, facevano parte anche la ricercatrice Carmen Ciuffi e l'associato Paride Caputi. Professor Caputi come può un laureato in Lettere vincere un dottorato in Progettazione Architettonica. «Ricordo che il giovane ha svolto un ottimo tema. Argomento: il rapporto tra l'uomo e la natura ed il ruolo dell'architettura». Professore, ho una laurea in Lettere Moderne. Se domani andassi a sostenere un dottorato di ricerca in Ingegneria, in Fisica, in Biologia o in Architettura lei ritiene che avrei chance? «Potrebbe. Il concorso di dottorato serve a valutare la propensione verso la ricerca, non le conoscenze su una singola materia. Insomma, non sono tracce che precludano necessariamente la strada a chi non abbia conseguito la laurea nella facoltà del dipartimento che bandisce la prova». Non c'entra nulla che il vincitore fosse il fidanzato della figlia del professore Scarano? «Non lo sapevo e poi, citando Franco Battiato, la stagione degli amori viene e va. Un fidanzamento, o presunto tale, non è un rapporto che, giuridicamente, imponga l'astensione di un commissario in un concorso». Quello del professore Scarano, però, più che un dipartimento pare il desco di un pranzo di famiglia a Natale. «Se uno è bravo e merita, il fatto che sia parente del direttore del dipartimento non può penalizzarlo». (Cormez Fabrizio Geremicca 9-12-2007)
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1 commento:
Comunque è vero, sacrosanto, non è giusto che i raccomandati della facoltà di lettere prendano il posto dei raccomandati della facoltà di architettura.
E' più giusto che ogni facoltà spartisca al suo interno, tra i figli e i nipoti dei vari professori (baroni)i posti retribuiti a disposizione.
Mi sembra immorale andare a rubare le raccomandazioni altrui.
E che ca....!!!!si stà superando il limite dico io...
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