sabato 29 dicembre 2007

L’amarezza del sindaco Vozza

Castellammare di Stabia - «Dal Pd non ho mai ricevuto alcuna proposta scritta sullo sviluppo di Marina di Stabia, ma soltanto dissensi». A pochi giorni dall’inizio del 2008, il primo cittadino Salvatore Vozza commenta amareggiato la situazione di crisi che da diverse settimane attanaglia la sua coalizione di governo cittadino. «Negli ultimi sei mesi abbiamo lavorato a numerose delibere – spiega – vagliato atti e modificato piani sulla base di proposte arrivate da tutte le forze della coalizione. Ma sulla variazione dei lavori a terra previsti nel porto turistico di via De Gasperi non ho mai ricevuto contributi siglati dal Pd». Prima come deputato, poi come manager della Tess e infine come sindaco di Castellammare, da dieci anni Vozza segue tutte le fasi di realizzazione delle opere finanziate attraverso il contratto d’area. «Marina di Stabia è un’occasione unica per Castellammare e una politica litigiosa rischia di arenare i processi e allontanare la gente dalla vita pubblica – aggiunge – Occorre fare chiarezza, ed è per questo motivo che ho chiesto di allargare la discussione su Marina di Stabia al consiglio comunale». Al centro della contestazione del partito di maggioranza, la variazione relativa all’uso di parte di uno stabile, prevista nell’ambito della delibera in questione, da convertire da centro per l’esposizione dedicato alla nautica a galleria commerciale. «Quanto espresso attraverso tale delibera non è un punto di arrivo e di sintesi del dibattito politico in atto, ma sicuramente è un punto di partenza a cui tutti noi siamo chiamati a offrire un contributo per il bene della città, con la sola finalità di promuovere e tutelare gli interessi generali». Un appello al dialogo finora disatteso che, secondo indiscrezioni trapelate da palazzo Farnese, celerebbero un’eventuale manovra tesa a porre termine anticipatamente all’esperienza di governo cittadino. Ipotesi che lo stesso sindaco smentisce. «Il Pd è una grande forza nata non per fare ostruzionismo, ma per governare sulla base di esperienze storiche di due grandi partiti. Ambizioni sulla mia poltrona? Non credo, a parte che ho sempre dichiarato di non ricandidarmi, non spetta a me fare graduatorie degli aspiranti sindaci». Al giro di boa del mandato amministrativo cominciato nel 2005, sono tre i progetti maggiormente cari al primo cittadino. «I fondi per la ricostruzione del quartiere Savorito, lo sviluppo economico della città attraverso il recupero del fronte mare e la tutela della realtà industriale: ecco i punti fondamentali per il rilancio del territorio. Certo, non è immaginabile una crescita della città senza un’adeguata tutela della realtà industriale, da Fincantieri alle altre aziende del territorio». Per via De Gasperi, invece, grande area industriale dismessa, il primo cittadino annuncia nuovi provvedimenti. «Ho scritto a Bersani per inserire Castellammare tra le 36 aree nazionali di crisi, anche se la vera priorità è l’approvazione del piano di coordinamento provinciale, solo in questo modo si potrà superare l’impasse del Put che blocca i progetti di sviluppo. Intanto, continuiamo a lavorare a un accordo di programma e a un piano di interventi sul territorio da mandare in consiglio regionale». (Ciro Saccardi il Mattino)

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