mercoledì 26 dicembre 2007

Terzigno? Provincia di Zhejang

Terzigno - Nell’ultimo numero del settimanale Panorama viene riportato un articolo relativo all’immigrazione di extracomunitari in Italia e gli effetti che questo fenomeno sta avendo all’interno della nostra società . L’ampio servizio di copertina tratta delle varie forme di integrazione in Italia delle diverse culture provenienti dai più svariati paesi. Sacerdoti , Carabinieri ed Infermieri di colore sono gli effetti “visibili” di questo costante flusso migratorio. Sfogliando le pagine si arriva così alla numero 51 dove la redazione analizza il fenomeno Terzigno. “… E’ un comune di 16 mila abitanti nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio. Sono più di 5 mila i cinesi ufficialmente. Qualcuno ha definito Terzigno una cittadina della regione meriodionale dello Zhejang, la zona rurale povera da dove provengono i cinesi che arrivano nel napoletano. Ed è un immagine che calza a pennello per questo comune dove ci sono più lanterne rosse che pali dell’illuminazione pubblica (esagerazione di chi non è mai stato a Terzigno n.d.r.), dove sotto i nomi delle strade sono stati apposti ideogrammi cinesi e dove se apri l’elenco telefonico trovi centinaia di signori Cheng, Hui, Chang, o Li.” (Altra esagerazione del redattore ..sono appena una trentina i cinesi intestatari di utenze telefoniche a Terzigno…fonte l’elenco telefonico- n.d.r.). Ma l’esagerazione non ha limiti…Panorama insiste affidando alla firma di Paolo Chiariello un articolo sferzante per la collettività vesuviana. Titolo: Mamme cinesi, colf italiane. L’autore riporta un’intervista ad una certa Maria Luisa Stamaccia , residente a Terzigno la quale racconta della nuova professione delle cittadine terzignesi dedite all’accudimento di bimbi cinesi da parte di genitori troppo indaffarati dal lavoro. Panorama d’altronde non è nuova a questo tipo di “uscite”. Già lo scorso Agosto infatti, il settimanale riportò un articolo in cui Terzigno veniva citata come centro dell’esportazione di prodotti taroccati che stanno invadendo i mercatini della Capitale romana. (Genny Galantuomo)

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