mercoledì 16 gennaio 2008

Trovati quattro cimiteri illegali di vetture

Sorrento - Lamiere accartocciate, pneumatici e materiale di risulta «inghiottito» da una fitta vegetazione. È quanto hanno scoperto i carabinieri nel corso di un blitz contro lo stoccaggio e lo smaltimento abusivo dei rifiuti speciali e pericolosi. In particolare, i militari della compagnia di Sorrento, coordinati dal capitano Federico Scarabello, hanno apposto i sigilli a quattro aree in località Cesarano, che fanno capo ad una nota società cooperativa che opera nel settore dei trasporti pubblici della costiera sorrentina. Il bilancio complessivo dell’operazione condotta nel territorio del Comune di Sorrento dai militari dell’Arma, è di duecento carcasse di vecchi veicoli ritrovate, mille metri quadrati di discarica sequestrati e due denunciati, amministratore e socio di riferimento della società, per violazione delle norme ambientali. Ieri, dunque, blitz delle forze dell’ordine al rione Cesarano, località a pochi passi dal centro cittadino del capoluogo peninsulare e ad una manciata di minuti dalle amene colline di Casarlano: i carabinieri di Sorrento, nell’ambito di una vasta operazione contro lo smaltimento abusivo dei rifiuti speciali e pericolosi, hanno rinvenuto quattro «depositi» a cielo aperto di materiale automobilistico. In un fazzoletto di metri, tra via San Renato e via Cesarano, i militari si sono trovati di fronte a colonne di carcasse di vecchie auto, lamiere arrugginite disseminate tra la vegetazione e pneumatici ammassati, il tutto in una zona sottoposta a vincoli paesaggistici e ambientali. Si tratta, in particolare, di rottami di vecchi veicoli, parcheggiati negli anni in cui l’area fungeva da deposito giudiziario. Di qui, il sequestro: le quattro aree, di complessivi mille metri quadrati di estensione, sono state sigillate. Denunciati anche i responsabili della società cooperativa: amministratore e socio di riferimento sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per violazione delle norme sullo smaltimento dei rifiuti speciali e pericolosi. Spetterà ora alla magistratura accertare la provenienza dei rottami. Il blitz condotto ieri dalle forze dell’ordine segue due analoghe operazioni portate a termine lo scorso mese di settembre in costiera sorrentina: in una circostanza, i carabinieri sequestrarono, in località Casarlano a Sorrento, un fondo agricolo di 3500 metri quadri, trasformato in deposito di vecchi veicoli, attrezzi da lavoro e materiale di risulta. Pochi giorni più tardi, gli stessi militari di Sorrento apposero i sigilli anche ad una cava del costone di Punta Scutolo, nel Comune di Meta: oltre al materiale di risulta, proveniente da processi edilizi, vennero rinvenuti, in cinquecento metri quadri, un autocarro con gru, alcuni cassoni per camion, una cisterna per combustibile liquido, motori elettrici, una macchina per impastare la calce, pneumatici, lamiere e detriti parzialmente seppelliti nel terreno. Anche in quella circostanza, i proprietari vennero denunciati in stato di libertà per violazione delle normative in materia ambientale. (Giuseppe Damiano il Mattino)

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