venerdì 7 novembre 2008
Comandante ucciso, la città sotto choc
Piano di Sorrento - La città si è svegliata incredula. Il tam tam è cominciato a circolare già l’altra sera, ma solo ieri mattina la maggior parte degli abitanti di Piano di Sorrento e dell’intera penisola sorrentina, sfogliando i giornali, ha appreso la notizia della violenta morte di Mario Castaldi, il comandante del mercantile «Paxi-C» della Italtrag srl di Napoli, ucciso a bordo della propria nave mentre era in navigazione al largo della penisola iberica. «È un episodio che non ha logica – sottolinea il sindaco di Piano, Giovanni Ruggiero – Appena appresa la notizia con un telegramma abbiamo espresso il cordoglio dell’amministrazione comunale e dell’intera città alla famiglia, dichiarando la nostra disponibilità. Ma mi dite cosa si può fare in questi casi? Forse solo rimanere in silenzio e al momento opportuno stare vicini ai familiari colpiti da un così pesante dolore». Castaldi, 53 anni, era sposato con la quarantottenne Teresa Russo, che fa parte di una famiglia in vista di Piano che annovera tra i propri componenti molti medici tra i quali il noto oncologo Agnello Russo. Il comandante Castaldi, oltre la moglie, lascia anche tre figli, uno dei quali lavora per la Norbulk Enterprise Ship Management, la società che gestisce la «Paxi-C» sotto il profilo tecnico e dell’equipaggio. Al comandante di Piano di Sorrento è stata fatale una coltellata al petto inflittagli dal presunto omicida, un altro componente l’equipaggio, Andrea della Rasa, primo ufficiale di macchina residente a Gaeta. La salma di Mario Castaldi già oggi potrebbe rientrare in Italia, dopo essere stata liberata dal giudice istruttore spagnolo. Il consolato di Madrid, infatti, già ieri ha avviato le procedure di rimpatrio. Ad attendere il feretro per stringersi intorno alla famiglia in occasione dei funerali ci sarà tutta la cittadina di Piano, dove la gente ha il mare nel sangue e il culto per la navigazione. Gli amici e i conoscenti di Mario Castaldi sono ancora increduli per l’accaduto. Tutti lo indicano come una persona pacata e tranquilla che mai avrebbe potuto provocare le ire di qualcuno fino a portarlo a ucciderlo. Nella frazione di Mortora dove Mario Castaldi abitava con la moglie e i loro tre figli, due maschi e una femmina, per l’intera giornata di ieri si sono formati capannelli di persone che discutevano della tragedia. «Quando eravamo ragazzi giocavamo sempre insieme - ricorda Giuseppe, un suo vecchio compagno di scuola - Era tranquillo anche allora. Non avrebbe mai fatto male neanche a una mosca. In città nessuno può credere che gli sia toccata questa sorte». Ulteriori conferme di ciò giungono da altri conoscenti di Mario Castaldi. «Era un amico – dice Giovanni Vinaccia, titolare di un supermercato che sorge a pochi passi dall’abitazione del comandante – una persona tranquilla e di poche parole, così come tutta la sua famiglia. Quando sbarcava, durante il breve periodo che trascorreva a terra, passava tutti i giorni qui da noi almeno per un saluto, anche se spesso scambiavamo qualche chiacchiera sulla vita in mare e su quanto accadeva nella nostra città. Erano circa tre mesi che non lo vedevo e ho appena ricevuto la brutta notizia: ancora non posso crederci, come non ci crede la gente che abita in questa frazione». Castaldi vantava esperienza trentennale a bordo di navi da crociera e mercantili e ha lavorato per compagnie di primo piano come la Msc. Negli ultimi anni aveva ricoperto ruoli di responsabilità per conto della Italtrag. Per loro aveva lavorato anche come port captain a Livorno. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
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1 commento:
quest articolo sembra più un pettegolezzo che un ritaglio informativo..nomi cognomi parenti.. ma ci rendiamo conto??
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