venerdì 7 novembre 2008

Di Nardo contro il ridimensionamento dell’ospedale di Gragnano

«Le città dei monti Lattari non possono essere private di un servizio fondamentale»

Interpellato dal sindaco di Gragnano, Michele Serrapica, nell’ambito della seduta del Consiglio Comunale straordinario, aperto ai sindaci e ai parlamentari del comprensorio, sull’ipotesi ridimensionamento dell’ospedale Santa Maria di Casascola e sulla sanità nell’area dei Lattari, il senatore IDV Nello Di Nardo contesta la scelta dei vertici sanitari regionali. «È inconcepibile che dopo aver atteso tantissimi anni, aver stanziato e speso fondi per la costruzione dell’ospedale oggi si parla di chiusura – spiega il senatore Di Nardo –. È vero che le risorse sanitarie sono precarie, ma queste manovre di risanamento elaborate vanno ad esclusivo discapito della salute. Errori e cattiva gestione della sanità non possono essere addebitati ai cittadini di questo comprensorio». Inaugurato il 3 novembre del 2005, dopo appena tre anni e lunghe polemiche per l’avvio parziale dei servizi al cittadino, l’ospedale di Gragnano è finito dunque nella lista nera della Regione tra le strutture sanitarie da decapitare. «Non rimarremo a guardare l’ennesimo sperpero di denaro pubblico – aggiunge il senatore –, ecco perché abbiamo deciso di lottare contro il ridimensionamento e la chiusura di una struttura sanitaria fondamentale per i cittadini di Gragnano e delle città dei monti Lattari.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tra gli altri gli USA tengono a BIDEN, nui tenimm sul a stù bidè...