«Le città dei monti Lattari non possono essere private di un servizio fondamentale»
Interpellato dal sindaco di Gragnano, Michele Serrapica, nell’ambito della seduta del Consiglio Comunale straordinario, aperto ai sindaci e ai parlamentari del comprensorio, sull’ipotesi ridimensionamento dell’ospedale Santa Maria di Casascola e sulla sanità nell’area dei Lattari, il senatore IDV Nello Di Nardo contesta la scelta dei vertici sanitari regionali. «È inconcepibile che dopo aver atteso tantissimi anni, aver stanziato e speso fondi per la costruzione dell’ospedale oggi si parla di chiusura – spiega il senatore Di Nardo –. È vero che le risorse sanitarie sono precarie, ma queste manovre di risanamento elaborate vanno ad esclusivo discapito della salute. Errori e cattiva gestione della sanità non possono essere addebitati ai cittadini di questo comprensorio». Inaugurato il 3 novembre del 2005, dopo appena tre anni e lunghe polemiche per l’avvio parziale dei servizi al cittadino, l’ospedale di Gragnano è finito dunque nella lista nera della Regione tra le strutture sanitarie da decapitare. «Non rimarremo a guardare l’ennesimo sperpero di denaro pubblico – aggiunge il senatore –, ecco perché abbiamo deciso di lottare contro il ridimensionamento e la chiusura di una struttura sanitaria fondamentale per i cittadini di Gragnano e delle città dei monti Lattari.
1 commento:
Tra gli altri gli USA tengono a BIDEN, nui tenimm sul a stù bidè...
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