giovedì 6 novembre 2008
La Sorrento Usa sbaglia previsione
Non la Sorrento perla del golfo di Napoli, ma una Sorrento piccola città della Louisiana, una smallville americana. Si tratta di una città fondata da un immigrato tedesco nel secolo XIX, William Edenborn il quale, dopo alterne vicende economiche e familiari, diede questo nome alla città che istituì (dopo aver creato una ferrovia per percorrere il territorio per raggiungerla), per tre ragioni, la prima perché era innamorato di «Torna a Surriento». E quest’amore è rimasto perché molti abitanti hanno le parole della popolare canzone dei fratelli De Curtis incorniciate in casa e tutti, nella traduzione inglese, la sanno cantare. Gabriele Romagnoli, un giornalista, è stato attratto da un particolare: trattasi di una cittadina che ha medesima divisione demografica dell’America, la stessa percentuale di donne e di neri e otto anni fa andò a visitarla intervistandone cento persone. Una città democratica in uno stato repubblicano, si dichiarò, anche se di stretta misura, favorevole al candidato Bush che, alla fine, realmente vinse per poco. In questa occasione si è proceduto alla medesima indagine e su cento votanti intervistati, 45 si sono espressi per il repubblicano e 35 per Obama e 20 indecisi. E fra i 45 che si erano espressi per McCain 11 erano democratici. Purtroppo questa volta non si è realizzata la previsione del 2000 e la valanga nera ha travolto l’intera America ed il primo presidente afro-americano guiderà gli States verso una riforma che tutti ci auguriamo foriera di ripresa economica per tutti, anche per l’Europa e di quest'ultima per quei paesi che vivono di turismo, e di turisti provenienti da oltreoceano. Per fortuna solo la Sorrento della Lousiana ha sbagliato le previsioni. (Nino Cuomo il Mattino)
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