Meta - Secondo i giudici della Consulta il primo comma dell'articolo 14 della legge Galli è "irragionevole" in quanto non trova corrispondenza con il corrispettivo contrattuale richiesto. In altre parole non è corretto far pagare i canoni di depurazione in quei comuni in cui questo servizio non viene espletato, quindi i relativi gestori non possono addebitarli in bolletta. Una prima conseguenza della decisione della Corte è che coloro che hanno pagato la tariffa ingiustamente, possono chiedere la restituzione delle somme versate negli ultimi cinque anni in quanto l'annullamento è retroattivo e, per legge, i crediti relativi ai servizi di fornitura si prescrivono in cinque anni. Qualche mese fa si era già espressa sulla stessa linea anche la Corte di Cassazione per la quale «nulla possono pretendere dai cittadini gli enti locali che sono sprovvisti di impianti di depurazione a terra». La Suprema Corte, con la sentenza n. 11800 del 21 maggio, aveva respinto il ricorso del comune di Sant' Agnello. Dalla sentenza emergeva inoltre che nella penisola sorrentina sono molti i comuni con pseudo impianti in mare. Insomma il canone può essere riscosso soltanto nel caso in cui il comune abbia un vero e proprio depuratore a terra e non una griglia in acqua. Questa tesi, prospettata già dal giudice di pace di Sorrento, era stata confermata dalla terza sezione civile. In particolare la Cassazione aveva chiarito che «la grigliatura sottomarina non è assolutamente un impianto di depurazione, affermarlo è assolutamente apodittico. Il presupposto del dovere di corrispondere la tariffa per il servizio di fognatura è che le fognature vi siano e siano in grado di fornire il servizio di smaltimento delle acque dell’utente, se questo vi si possa allacciare». Per maggiori informazioni i cittadini della Penisola Sorrentina possono ricevere gratuitamente il vademecum con il modulo di rimborso del canone di depurazione pagato alla Gori nonché qualsiasi informazione in merito presso “Lo Sportello del Contribuente della Penisola Sorrentina” sito in Meta al Corso Italia 139, il martedì e il venerdì dalle ore 17 alle 19.
Maiori, costerà 500.000 euro il rimborso ai cittadini per la mancata depurazione
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