domenica 22 marzo 2009
Vendola: «Niente scippi, il Sud difenda le sue risorse»
«L’asse con Lombardo? Non mi imbarazza per niente. Siamo su posizioni politiche molto distanti, ma io farei un’alleanza anche con il diavolo pur di evitare che le regioni del Sud siano massacrate da Tremonti e dalla Lega». Il governatore della Puglia, Nicky Vendola, non vuol sentir parlare di «strane coppie». Lui e il presidente della Regione Sicilia capeggiano la rivolta del Mezzogiorno contro lo «scippo» dei finanziamenti Fas e di quelli del Fondo sociale europeo. «Deve essere chiaro che la nostra è una battaglia di moralità. Questi soldi, che il governo vuole utilizzare per potenziare gli ammortizzatori sociali, sono soldi del Sud. Nessuno può pensare di impadronirsene. Si tratta di finanziamenti assolutamente indispensabili alle aziende meridionali. Non possono essere smistati al Nord». Nord contro Sud, dunque? «Purtroppo le cose stanno proprio così. È la cambiale che Berlusconi deve pagare alla Lega e che ha costi altissimi per il resto del Paese. La cosiddetta questione settentrionale sta facendo danni gravissimi. Dobbiamo reagire in tempi rapidi». Lei ha convocato un summit per il 30 marzo a Bari. «Sì, ho chiamato tutti i miei colleghi governatori del Sud. In quella sede studieremo le misure più opportune per opporci a questa sciagurata offensiva del governo». La Regione Campania è rimasta a guardare? «No, le mie preoccupazioni sono condivise da Bassolino. Gli ho parlato telefonicamente e lui mi ha garantito che il 30 marzo sarà a Bari». Nella questione settentrionale c’è anche il nodo del federalismo. «Sul federalismo voglio essere molto chiaro. Io penso che, con la decisione di astenersi in Parlamento, il Pd stia commettendo un grave errore. Il vero contenuto di questo federalismo ancora non lo conosciamo. Se la presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, ha criticato la scelta di Franceschini, un motivo dovrà pur esserci. Io sono d’accordo con la Bresso, condivido i suoi dubbi e le sue perplessità. C’è il rischio di penalizzare, ancora una volta, i territori meridionali». Il Sud sta anche pagando il costo più alto della crisi. «Sì, purtroppo. E il governo sta facendo troppo poco per ridurre il disagio sociale. Il soccorso alle imprese è importante, ma Palazzo Chigi dovrebbe impegnarsi di più anche per chi ha perso o rischia di perdere il posto di lavoro. D’accordo sui soldi veri alle aziende, ma serve pure un moratoria sui licenziamenti. Bisogna bloccarli, sospenderli. E poi c’è un aspetto di questa crisi economica che considero davvero insopportabile» Di che si tratta? «Della tassazione sulla cassa integrazione. È intollerabile che una persona, che ha perso il posto di lavoro, debba pagare le tasse su quei quattro soldi che incassa. Franceschini potrebbe appoggiare questa mia proposta, invece di chiedere l’aumento del prelievo fiscale sui redditi alti». Le risorse potrebbero arrivare anche dalla lotta all’evasione fiscale. «Su questo terreno non mi aspetterei molto dal governo Berlusconi che considera le tasse quasi come un sopruso. Ma è chiaro che il governo ha il dovere di stare al fianco dei più deboli. Obama in America lo ha fatto. È tutta questione di volontà politica». (Nicola Battista il Mattino)
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