Silvio Berlusconi ammette di non essere più un ragazzo e in collegamento telefonico con una manifestazione del Pdl a Roma parla del partito dopo di lui: "Quando avrò portato a termine il programma passerò il testimone a politici giovani". Rimane al suo posto, e non lascia il paese in mano a "politici maneggioni e attempati, reduci della vecchia politica di cui hanno composto sempre le seconde file" facendo riferimento ai leader di Fli, Udc e Api che recentemente si sono uniti nel cosiddetto terzo polo. In un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano la Repubblica, Bocchino afferma che è probabile che Berlusconi si dimetta. "Il 14 mattina immagino si dimetterà, avendo così la possibilità, per prassi costituzionale, di riassumere l'incarico", ha detto il capogruppo di Fli alla Camera. Rispondendo alla domanda se Fli chiuda a un Berlusconi-bis, Bocchino ha detto: "Se Berlusconi viene sfiduciato non ci sono più margini". Bocchino ha detto anche di essere preoccupato per "il clima che il Pdl e le sue propaggini giornalistiche vogliono creare". "Un clima di odio, di contrapposizione che, come è accaduto in altri periodi della storia, rischia di armare le mani di estremisti o di pazzi", ha aggiunto affermando di aver ricevuto moltissime mail di insulti e minacce.
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