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Il sindaco Cuomo dice sempre che la priorità è curare l’immagine di Sorrento nel mondo, forse però si è dimenticato che il campo Italia ospita tifoserie provenienti da ogni angolo d’Italia. Non c’è neanche la copertura per la tribuna centrale. Quando piove il pubblico è costretto ad arrangiarsi con gli ombrelli e ciò pregiudica la visuale degli spettatori. Roba da non crederci”. Qui l’Idv lancia un invito a Cuomo. “Si attivi sul serio per ristrutturare il campo e renderlo funzionale alle esigenze non solo del Sorrento calcio, ma di tutti. Dei cittadini, degli sportivi, della città. In pochi – dice Antonetti - credono che il restyling verrà effettuato perché è noto che qui il calcio e lo sport rischiano di minare interessi contro cui l’amministrazione non vuole scontrarsi. Eppure nel marzo del 2010, a pochi giorni dalle elezioni, Cuomo incontrò una delegazione di sportivi a cui promise che, pochi mesi dopo, sarebbero iniziati i lavori di adeguamento del campo: un bluff. Il sindaco e i suoi alleati già in giunta e rieletti in consiglio, da quell’incontro, hanno però riscosso adesioni. Non contento, assieme agli altri sindaci, a novembre Cuomo lanciò l’idea di costruire a Piano di Sorrento uno stadio intercomunale di 10mila posti. Allora il Sorrento era primo facendoci sognare il ritorno in B. Purtroppo però la squadra non è riuscita a farcela e le parole sono volate via. Non solo: a gennaio Cuomo e alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione formarono il cosiddetto tavolo di lavoro permanente per gestire le problematiche dell’impianto. Una sola riunione e poi silenzio. Ma quel che sconcerta è l’annuncio di Cuomo rilasciato a maggio sul magazine distribuito dal Sorrento per le gare interne. Il sindaco dichiarò che i lavori inizieranno l’estate 2012. Ma come può riuscirci se ad oggi non c’è neanche il progetto esecutivo?”. Non finisce qui: “Il restyling del campo passa per l’allargamento del terreno di gioco a scapito dei campetti di tennis adiacenti lo stadio. Tempo fa avevo chiesto chiarimenti sull’affidamento dei campi da tennis. Dal Comune dissero che si stava per pubblicare un nuovo bando. Domando: come può conciliarsi l’allargamento del campo con un altro bando? Perché bisogna prendere in giro così le persone?”. L’arringa di Antonetti è ricca di spunti: “Il campo Italia deve diventare uno stadio funzionale non perché c’è una squadra che può andare in B bensì per dire finalmente che c’è un impianto ottimale”. (Fonte: Salvatore Dare da Metropolis)
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