Iniziano a vedersi i primi risultati delle battaglie dell’IdvSorrento - Il 5 ottobre 2011 il Dirigente dell’Ufficio Urbanistico ed Abusivismo edilizio del Comune di Sorrento, l’Arch. Cannavale, con nota prot. n. 34.915 pubblicata sull’Albo pretorio on line, ha diffidato la società che effettuò i lavori di installazione di n. 2 vasche di depurazione (!!!) all’interno del fondo di proprietà comunale sito in Sorrento, località Capo di Sorrento, facente parte del complesso archeologico della villa marittima di “Pollio Felice”; oggetto della diffida, il ripristino dello stato dei luoghi, ad horas e comunque non oltre trenta giorni, perché la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli, come era facilmente prevedibile, ha prescritto “l’immediato ripristino dello stato dei luoghi”. “L’epilogo di questa assurda vicenda” afferma l’avv. Giovanni Antonetti responsabile Idv della Penisola Sorrentina “conferma ancora una volta che ci avevamo visto giusto; quanto accaduto serva da lezione non solo a chi compie atti amministrativi con una leggerezza inspiegabile, ma anche alla classe politica sorrentina, di maggioranza ed opposizione, che di fronte alla sola ipotesi, folle, di lavori edili all’interno di un parco archeologico e per di più relativi ad impianti di depurazione (!?!) non ha ritenuto di prendere immediatamente una posizione ferma.
L’Italia dei Valori ed il sottoscritto, esponendosi in prima persona, nonostante le richieste di “aiuto” alle altre forze politiche, è stato l’unico a presentare una dettagliata denuncia alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, dopo aver cercato invano di convincere gli organi amministrativi dell’illegittimità dell’operazione. Poi” continua l’esponente dipietrista “tutti, con velocità supersonica, si sono accodati, ivi comprese dichiarazione “private” di consenso e solidarietà da parte di alcuni esponenti di maggioranza “indignati”, ed oramai questa cosa capita troppo spesso e per troppe vicende; ben venga la coesione tra le forze di opposizione, ma a volte bisogna avere anche il coraggio delle proprie scelte, ancorchè difficili e politicamente rischiose; e non mi si venga a dire che non sono consigliere comunale. In alcuni casi, abbiamo fatto più noi, con numerose attività “extraconsiliari”, di tante chiacchiere espresse in Consiglio Comunale. Riguardo, invece, al nuovo impegno dell’Idv sul tema dell’inquinamento delle acque, della lotta agli scarichi abusivi e della questione depuratore di Marina Grande, si registra un primo intervento da parte del Sindaco di Sorrento che, con Ordinanza n. 418 del 4 ottobre 2011 (Prot. n. 34.783), ha intimato ad un gestore di impianti di carburanti nel quartiere di Marano di “interrompere ad horas lo scarico nella rete pluviale pubblica delle acque provenienti dall’autolavaggio asservito all’impianto”; ciò, in ragione di un controllo della Gori S.p.A. che accertava lo scarico delle acque dell’autolavaggio nella rete pluviale che sfocia nel rivolo Vallone dei Mulini, il quale a sua volta confluisce nella condotta che termina in mare, al di fuori del porto nell’area adiacente l’attracco degli aliscafi. Speriamo” conclude Antonetti “che si sia imboccata la strada giusta, cioè quella di una collaborazione totale da parte di tutti, maggioranza ed opposizione, perché la risoluzione del problema dell’inquinamento delle nostre acque e degli scarichi abusivi, gioverebbe ora, a tutti i cittadini, e nel futuro, ai nostri figli; sono in attesa di ricevere dall’Ufficio Ecologia del Comune di Sorrento le analisi dell’acqua e dell’aria già effettuate, negli ultimi 5 anni, nella zona di Marina Grande, ed i risultati delle nuove analisi dell’aria già commissionate. Mi aspetto, su questo, uno scatto di orgoglio da parte di tutta la politica sorrentina.
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