domenica 16 ottobre 2011

Palagiano: Fare luce sul fenomeno dei “Compro oro”

Servono più regole contro rischi illegalità

"Perché nel nostro Paese è così facile aprire un esercizio commerciale particolare come quello dei 'Compro Oro'? Perché i controlli sul rispetto della normativa antiriciclaggio sono spesso difficili da effettuare? E perché tanti di questi negozi - il 14% secondo fonti ufficiali - non richiedono, né registrano, i documenti di identità dei clienti e non emettono l'obbligatoria ricevuta fiscale? Questi sono alcune delle domande che ho posto al ministro dell'Economia, in un'interrogazione, affinché faccia luce su un fenomeno recente e tutto italiano". Lo dichiara in una nota il deputato dell'Italia dei Valori, Antonio Palagiano, che aggiunge: "Negli ultimi tre anni in Italia, i 'Compro Oro' sono aumentati in media del 23,5%, con percentuali del 60% al Sud. Oggi nel nostro Paese ce sono circa 6 mila, con un giro d'affari complessivo che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro l'anno. Si tratta di un fenomeno che non può essere considerato solo una faccia della grave crisi economica degli ultimi anni, ma che, viste le grosse cifre di denaro che vi ruotano intorno, è probabilmente soggetto ad infiltrazioni illegali di vari livelli. Numerose indagini della polizia e della guardia di finanza - prosegue il deputato Idv - evidenziano, infatti, come l'influenza della criminalità organizzata nel settore dei 'Compro Oro' sia molto alta. Sembrerebbe, quindi, che la malavita abbia trovato, in Italia, un canale privilegiato per smistare denaro proveniente da altri reati. Un problema serio, dunque, che va affrontato dallo Stato in maniera responsabile. Mi auguro, per questo, che il Ministro faccia presto luce su questa situazione, promuovendo un censimento dei 'Compro Oro' in Italia, elaborando una normativa e delle regole più stringenti per l'apertura di tali negozi e soprattutto - conclude Palagiano -, potenziando i controlli da parte delle Forze dell'ordine per garantire, a tutela dei cittadini italiani, il rispetto della normativa antiriciclaggio vigente".

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