di Carmela Cuomo
Vico Equense - Sono in attesa del treno per Napoli delle 15,06. Dalle 14,25 , il piazzale antistante la stazione, l’interno della stessa e il marciapiede si riempiono di ragazzi dell’Istituto Alberghiero. Volti noti e simpatici: sorridenti alcuni, altri stanchi e sfuggenti. E i “buon giorno”, “ciao”, “prof, come state?” si alternano a un vociare fatto del quotidiano scolastico e di relazioni amicali. E poi un frenetico andirivieni. Per ingannare l’attesa ci sono le carte e il pallone che vedo volare di qua e di là e qualche volta finisce sui binari.. Ma è sempre ripreso da qualche giovane eroe incurante del pericolo… Il mio pensiero è andato subito al vissuto di anni fa quando, in uno scenario simile, un ragazzo dell’Istituto Alberghiero perse la vita. Non sono l’unica a ricordarlo e so che altri, insieme a me, vorrebbero scuotere e aprire gli occhi e il cuore del Dirigente e del Responsabile della sicurezza della Circumvesuviana, del Dirigente dell’Istituto e del Sindaco di Vico Equense. Informo chi non sa che molte classi dell’Istituto alberghiero hanno un orario di uscita alle 14,20. Prima delle recenti soppressioni di corse, gli alunni, alle 14,31 erano già sul treno di ritorno a casa. Ora sono costretti a un’ attesa in stazione di 40 minuti! Sindaco e Dirigenti, venite ad osservare e vedrete che è prioritario riattivare la corsa delle 14,31 almeno nel periodo scolastico. Se vi siete già attivati e avete inoltrato le dovute sollecitazioni, mi scuserete … Ma ancora turbata da quel drammatico episodio, in cui perse la vita un giovane, non ho voluto girare la testa e far finta di non aver visto.
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