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"Se i pilastri della nuova svolta di Berlusconi fossero: rinunzia definitiva al finanziamento pubblico ai partiti (a partire dalla prossima tranche); utilizzo prevalente di Internet e dei social network nella comunicazione politica; limite dei due mandati parlamentari (completi); abolizione del tesseramento tradizionale e cancellazione dei congressi costruiti, sul territorio, dai signori delle tessere; proposta di un'Assemblea costituente per la riforma della Costituzione e dello Stato, e il sostegno ad una candidatura femminile al Quirinale, si tratterebbe di una radicale rivoluzione politica, a 360 gradi, destinata a rinnovare profondamente le istituzioni e la classe politica e a recuperare, come movimento elettorale, la credibilità tra la gente. Sarebbe anche la fine del partitismo tradizionale e farebbe esplodere tutte le contraddizioni della sinistra." Lo ha dichiarato il sen.
Raffaele Lauro del PdL.
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