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“Il successo di questa manifestazione, con 200 aziende iscritte e l’adesione della quasi totalità dei consorzi di tutela, attira a Sorrento l’attenzione dell’intero comparto – ha affermato il vice sindaco di Sorrento e assessore all’Agricoltura, Giuseppe Stinga – Il nostro obiettivo è quello di far conoscere le qualità salutistiche degli oli dop e farne aumentare il consumo. Con questo spirito abbiamo anche avviato nella nostra Città un progetto didattico che coinvolge gli alunni delle scuole, convinti che non sia mai troppo presto per imparare a distinguere e scegliere per le nostre tavole prodotti di qualità. “La Dieta Mediterraneo, il modello alimentare e culturale da poco diventato patrimonio immateriale dell'Unesco – ha osservato Paolo Russo – è uno stile vita che l’Italia e il Parlamento sono impeganati a sostenerepoiché esso consente di promuovere le nostre eccellenze agroalimentari e tutelare la salute dei cittadini”. Principe della dieta mediterranea è l'olio d'oliva, protagonista del Premio Sirena d'Oro, che grazie all'indicazione di origine obbligatoria consente di promuovere i luoghi e le identità del nostro Paese”. “La Campania ha un patrimonio enogastronomico che può e deve diventare un volano per l'economia locale – ha osservato il Consigliere del Governatore Caldoro per l’Agricoltura, Vito Amendolara - La valorizzazione del territorio, infatti, non può prescindere dalla riscoperta e dalla salvaguardia dei nostri prodotti tipici. Quei prodotti che rappresentano i pilastri della dieta mediterranea. La Regione ha recentemente approvato una legge per la promozione e la valorizzazione di questo stile di vita. Un atto dovuto, dopo il riconoscimento da parte dell'Unesco. Un atto che rappresenta solo il punto di partenza per la promozione di quelle eccellenze che, ormai, ci hanno reso famosi in tutto il mondo. D'altra parte, se il territorio promuove i prodotti tipici, è anche vero che proprio i nostri prodotti sono un eccellente strumento di promozione del territorio”.
“Nel corso degli anni – ha osservato il presidente di FerdOP Olio, Silvano Ferri - il Premio Sirena d’Oro ha unito l’Italia delle eccellenze olearie. Fino a poche edizioni fa il 40% degli oli vincitori erano siciliani, il 30% toscani, un 15% umbri. Oggi la qualità degli oli dop non è una variabile ma una certezza diffusa sull’intero territorio italiano. In questo concorso su 15 aziende finaliste sono stati coinvolti 14 oli DOP riguardanti 14 Regioni. Dalla Liguria fino alla Sicilia i consumatori italiani che per il 79% sono disposti a pagare più per oli che siano veramente italiani, trovano nel sistema delle Dop la garanzia del vero prodotto italiano certificato da un riconoscimento comunitario”. “In Italia, nel 2011, sono stati venduti attraverso i canali della GdO complessivamente più di 215 milioni di litri di olio per un valore di 846milioni di euro – ha dichiarato Massimo Garagano, presidente di Unaprol - La categoria più venduta è l’extravergine convenzionale per la quale si registra un incremento a volume (+1,5%) ed una tenuta a valore (-0,3%), rispetto al 2010; per il bio la tendenza positiva riguarda sia i volumi, sia i valori (rispettivamente +9% e +7%); per le Dop si evidenzia una situazione di leggera contrazione per i volumi (-1%), ma di crescita in crescita del 4% del valore. Questa dinamica - ha raggiunto Gargano - dimostra che l’extra vergine convenzionale è sottoposto ad una forte pressione promozionale. Il sistema delle Dop invece rappresenta un’opportunità per sviluppare nicchie di mercato in cui la qualità e i valori del territorio - che sono l’anima della Filiera Agricola Italiana - possono soddisfare una domanda più selettiva incrociando le esigenze di trasparenza di mercato, premiate da una buona propensione alla spesa da parte di consumatori più evoluti”.
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