mercoledì 25 aprile 2012

“Triangolo della morte”, la Sen. Diana de Feo interroga il Governo

La senatrice Pdl Diana de Feo, preoccupata per le notizie di stampa diffuse qualche giorno fa in relazione ad una ricerca condotta in Campania nel cosiddetto "triangolo della morte", ovvero la vasta area della provincia di Napoli compresa fra i comuni di Acerra, Nola e Marigliano, in base alla quale i residenti in prossimità di discariche contenenti rifiuti tossici invecchiano prematuramente, ha presentato un’interrogazione ai Ministri per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Corrado Clini e della salute Renato Balduzzi per chiedere un intervento urgente del governo al fine di procedere alla bonifica dell'area. La Senatrice de Feo chiede all’esecutivo di intervenire per eliminare le discariche abusive, facilitando anche la realizzazione di opere o strutture idonee alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, inclusi quelli tossici. L’esponente del Pdl si dice preoccupata per la salute dei cittadini considerato che «nel "triangolo della morte" sorgono circa 1230 discariche abusive contenenti rifiuti tossici e che il cancro e la nascita di bambini con difetti congeniti sono due tra le piaghe che maggiormente affliggono le popolazioni residenti in detta area.


Gli studiosi temono che le malformazioni alla nascita, oltre a derivare da un alto rischio dovuto alla "diversità" dei geni delle madri evidenziato dalla citata ricerca, possano anche essere determinate dalla presenza di sostanze chimiche presenti nelle discariche, prima fra tutte la diossina». Nella sua interrogazione al Governo Diana de Feo ricorda anche che “gli studiosi dell'Università Federico II hanno analizzato e quindi paragonato il Dna di 50 donne sane che vivono nell’area interessata con quello di 50 donne coetanee provenienti da luoghi in cui non sorgono discariche rilevando che nelle prime il citato Dna è sensibilmente più vecchio. Secondo tale studio, inoltre, gli effetti sul Dna sarebbero direttamente proporzionali alla distanza dalle discariche per cui gli effetti più dannosi sarebbero stati riscontrati nelle donne che vivono nelle immediate vicinanze delle discariche medesime. Tale invecchiamento precoce – conclude la Senatrice De Feo -, secondo detta analisi pubblicata sulla rivista "Gene", sarebbe causato dalla esposizione a sostanze dannose”.

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