domenica 21 ottobre 2012

«Sono Angela»: riparte la caccia su Fb

Fonte: Gigi Di Fiore da Il Mattino

La pista messicana è nelle mani dell’Interpol e della polizia di Acapulco. Si riparte dagli investigatori messicani, per capire chi è la persona che ha fatto riaprire il caso della piccola Angela Celentano, la bimba di Vico Equense scomparsa 16 anni fa. Dopo la missione di un mese , poco prima dell’estate, della polizia postale napoletana su incarico della Procura di Torre Annunziata, gli inquirenti italiani puntano ora sulla richiesta di rogatorie all’estero. Il lavoro dall’Italia non può, per ora, essere diverso, anche perché la missione in Messico degli esperti informatici della polizia è già costata oltre trentamila euro. Sulla scia, però, della nuova attenzione e delle comprensibili pressioni dei genitori di Angela, il procuratore aggiunto di Torre Annunziata, Lello Marino, ha deciso di chiedere altre verifiche, sperando di arrivare alla ragazza che, via internet, ha scritto di essere Angela. Il fascicolo è nelle mani del pm Francesco Vittorio De Tommasi, il magistrato che da tempo segue le piste, purtroppo finora rivelatesi false, sulla ricerca di Angela. Arrivati al pc da cui erano partiti i contatti, arrivati alla casa di Cristino Ruiz titolare della casa dove era collegato il computer, arrivati alla figlia Cristina che lo usava, per gli inquirenti italiani c’era poco da fare.

Tutto è rimasto nelle mani della polizia messicana, che ha sequestrato il pc dell’uomo. Le verifiche che ripartono dovranno essere condotte all’estero, controllando i collegamenti informatici di chi ha usato un profilo fasullo su Facebook, con il nome di Celeste Ruiz, per contattare la sorella di Angela, inserendosi anche nella casella di posta della moglie di Cristino Ruiz: Norma Hilde Valle Fierro. Mercoledì prossimo partirà la richiesta di rogatoria all’Interpol, per sollecitare la società proprietaria del social network più cliccato del mondo a fornire i dati sulla fantomatica Celeste Ruiz. Non è la figlia del dipendente del tribunale che, in accordo con il padre, ha sempre negato di aver inviato i messaggi. Per quelle dichiarazioni, Cristino Ruiz, cittadino messicano, ha avuto noie con la giustizia del suo paese: una condanna per falsa testimonianza. «Se l’uomo non avesse negato, non insisteremmo a non mollare la pista. Le foto della ragazza che ci hanno inviato sono somiglianti ad Angela», hanno ripetuto Maria e Catello Celentano, i genitori della bambina scomparsa il 10 agosto del 1996. E il pm Lello Marino ha così deciso di percorrere un’ultima strada, nel tentativo di arrivare all’identità di Celeste Ruiz: rivolgersi, attraverso una rogatoria, alla società proprietaria di Facebook, titolare dello spazio concesso ai profili pubblicati sul social network. Da dove si è collegato l’utente-Celeste Ruiz, che compariva e scompariva da Fb? Chi è in realtà, come mai l’indirizzo individuato attraverso i messaggi arrivati alla sorella di Angela (alcuni attraverso Fb, altri utilizzando la casella di posta di Norma Hilda Valle Fierro), hanno portato all’indirizzo Ip della casa di Acapulco? Il mistero è nella rete. Le risposte dovrà darla l’indagine chiesta all’Interpol. Con quante possibilità di ottenere una risposta non si sa. Ma la Procura di Torre Annunziata ha deciso di riaprire le verifiche su quella pista, che riteneva chiusa. Spiega il procuratore aggiunto, Lello Marino: «Per un ulteriore e doveroso scrupolo investigativo, disponiamo queste altre verifiche, sperando di non trovarci di fronte ad un altro sciacallo in questa triste e dolorosa vicenda».

Nessun commento: