Eav e Circumvesuviana nella bufera e le proteste si moltiplicano
«Siamo in piena emergenza, c’è bisogno di un servizio alternativo»
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - La rabbia e l’indignazione
salgono ogni giorno di più.
Pendolari, studenti, lavoratori:
«Vergogna» urlano per
la crisi dei trasporti che sta
mettendo in ginocchio anche
la penisola sorrentina.
Eav bus in tilt, Circumvesuviana
sull’orlo del baratro
e tante polemiche. Serve
subito una soluzione-tampone
che possa permettere
all’utenza di usufruire di un
servizio fondamentale. Ma
attendendo spiragli che finora non paiono imminenti
è rivolta anche sul web.
In particolare sulla community
Avaaz, che delle campagne
«mediatiche» e delle
petizioni ne fa un’autentica
vocazione. Alcuni cittadini
della penisola sorrentina a
dir poco imbufaliti esasperati
per la crisi dei trasporti
in Campania hanno lanciato
una petizione che si può
firmare collegandosi al sito
internet.
«Siamo pendolari che, abitando
nelle zone collinari
della penisola sorrentina,
utilizzano quotidianamente
i mezzi pubblici di trasporto
su gomma e rotaia che sono
sempre stati forniti unicamente
dalla Circumvesuviana
e più recentemente
dall’EavBus - si legge nella
petizione -. Essendo pendolari
assidui ci siamo dovuti
abituare a fronteggiare frequenti
disservizi. Ma tutto
sommato i trasporti c’erano
e in definitiva funzionavano
meglio che in altre zone
di Italia, dove le province
sono spesso collegate poco
e male.
La Provincia di Napoli,
invece, grazie alla Circumvesuviana
è sempre stata
servita – pur se tra molti
disagi – da treni e autobus.
In particolare la nostra penisola,
che si suddivide in
Comuni con estensione sia
verticale che orizzontale,
ha sempre contato su un discreto
numero di corse sufficiente per lo spostamento
quotidiano di lavoratori,
studenti e turisti. Negli ultimi
due anni ed in questi
ultimi mesi in particolare,
però, la situazione è tragicamente
peggiorata. In modo
sempre più allarmante, è
emersa la drammatica situazione
finanziaria delle società
di trasporto campane
in fallimento e non più supportate
dalla Regione, anche
a causa dei tagli imposti dal
governo centrale. Esse non
sono perciò più in grado di
assicurare i pagamenti né ai
fornitori né al personale dipendente.
Questo - continua
la petizione - ha causato un
susseguirsi di improvvise
e prolungate interruzioni
del servizio, vere e proprie
astensioni lavorative ad oltranza
da parte degli autisti
dell’Eavbus (che reclamano
mancate retribuzioni e
chiedono garanzie sul loro
futuro lavorativo), lasciando
i Comuni della penisola
(e con essi la maggior parte
dei Comuni campani) completamente
senza autobus.
A ciò si aggiungono le continue ed improvvise soppressioni
delle corse dei treni
della Circumvesuviana per
mancanza di carrozze idonee
al trasporto, in quanto
molte di esse sono guaste e
non possono essere riparate per apparente mancanza di
fondi, nonostante l’azienda
abbia di recente acquistato
le nuove carrozze “Metrostar”
che però, essendo state
progettate diversamente
dalle precedenti, risultano
più scomode per l’utenza. I
disagi di pendolari e turisti
sono sempre più gravi: si
sentono di continuo storie
di viaggi in vagoni sovraffollati,
senza la possibilità
di sedersi e con il rischio di
sentirsi male, per non parlare
dei problemi che una
situazione del genere significa in termini di sicurezza
personale. La sospensione
delle corse causa serie difficoltà soprattutto agli utenti
che, non potendo permettersi
un’auto, non riescono
più a raggiungere il posto
di lavoro o a tornare a casa.
Siamo ormai in piena emergenza
in quanto proprio in
questi ultimi giorni l’EavBus è stata dichiarata fallita
in conformità a 600mila euro
di debiti, una situazione che
mette a rischio il futuro di
1300 lavoratori. A farne le
spese saremo anche noi pendolari
che non potremo più
usufruire del servizio, visto
che non ci sono compagnie
di trasporto alternative.
Un’emergenza che coinvolge
circa 2 milioni di persone
che vengono private del loro diritto alla mobilità».
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