sabato 1 dicembre 2012

"Eccomi"... una promessa ripetuta

di Anna Guarracino

Vico Equense - Gli alunni delle classi quarte e quinte del I Circolo Didattico di Vico Equense, insieme alle loro docenti e alla dirigente, Debora Adrianopoli, hanno partecipato alla S .Messa, celebrata dal vescovo, monsignor Francesco Alfano, nella chiesa dell’Annunziata (ex Cattedrale) per vivere un momento di autentica preghiera. L’esperienza è stata vivificante. La partecipazione attiva e intensa da parte di tutti i presenti, ha reso il momento davvero unico. Nella chiesa ha regnato per tutto il tempo della celebrazione un silenzio soprannaturale interrotto solo dalle voci del coro che, affiancato da quelle degli altri alunni nei canti collettivi, ha allietato la cerimonia rendendola ancora più suggestiva. Tutti gli alunni sono stati particolarmente attenti durante l’omelia del Vescovo che li ha coinvolti in una conversazione a loro misura: gli ha spiegato con parole semplici e chiare il significato dell’ascolto della parola di Dio attraverso le voci dei suoi messaggeri; ha fatto riferimento ad episodi evangelici ma anche a situazioni di vita quotidiana; ha chiesto il loro parere sugli argomenti lasciandoli esprimere come volevano. L’esempio di Maria, Madre di Dio, considerata come donna dell’ascolto ha molto colpito l’assemblea tanto che, a fine Messa, su invito dello stesso Vescovo, tutti i presenti hanno ripetuto a voce alta la risposta che Maria diede all'Angelo Gabriele “Eccomi”, quasi a voler promettere una maggiore attenzione e più fedeltà alla parola di Dio. Altro momento toccante è stato l’offertorio: gli alunni hanno portato sull’altare una croce, una Bibbia, dei fiori, un cesto di frutta, del pane e del vino, alcuni libri in uno zaino e, infine, dei giochi. Significativa è stata la preghiera del bambino che ha portato all'altare l'ultimo dono. Egli ha così pregato: "Ecco i miei giochi compagni delle mie ore di svago. Signore continuamente tu mi chiami con la voce delle persone, ma io non ti sento perché le mie orecchie sono piene di sogni e di illusioni scambiati per realtà. Ti prego Signore, non stancarti di chiamarmi, prendimi per un braccio, aprimi le orecchie e riportami con pazienza e amore dentro la realtà". Alla fine della celebrazione c’è stato il saluto del vescovo che ha commosso tutti. Difatti, sceso dall’altare, Sua Eccellenza si è fermato con i ragazzi e li ha abbracciati e li ha salutati tutti dispensando sorrisi e parole di incoraggiamento, di speranza e di conforto. Molti genitori hanno aderito a quest’iniziativa e si sono uniti alla comunità scolastica. E intanto nella chiesa si respirava aria di serenità e di pace.

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