martedì 18 dicembre 2012

Lettera aperta del presidente Unitre Sorrentina ai sindaci della zona, comparsa sul periodico In Comune, numero di gennaio 2013

Vincenzo Esposito 
Signori Sindaci 

L’Unitre si è proposta come servizio pubblico di base. Le politiche sociali dei Comuni si occupano essenzialmente di servizi materiali alle fasce deboli che comprendono l’età evolutiva e gli anziani bisognosi di aiuto materiale. Si trascura la prevenzione e l’intervento mirato ad assicurare a tutti migliori condizioni di vita comune. I centri sociali per gli anziani da noi servono soltanto per dare opportunità di svago. Noi siamo nati come associazione rivolta alla promozione culturale e sociale degli anziani ma ci siamo resi subito conto che ogni processo di acculturazione va coniugato con l’integrazione fra culture, età etnie e condizioni socioeconomiche diverse e abbiamo abbattuto ogni barriera che ostacoli questo processo. Il servizio che vogliamo somministrare ha un duplice scopo primario:
- prevenire l’indebolimento mentale fisico e di socializzazione
- curare le persone nel senso di prendersi cura, preoccuparsi, aiutare nella vita quotidiana le persone che hanno tempo e voglia per farlo, per se stesse e per gli altri del gruppo.
La scienza e la ricerca antropologica ci confermano continuamente che l’indebolimento delle facoltà mentali e fisiche dovuto agli anni e all’ambiente può essere prevenuto quando si è ancora giovani e nella maturità; può essere ostacolato, ritardato e combattuto con il sapere, il dialogo, la vita sociale. Con iniziative di attività culturali e di aggiornamento del proprio sapere, unito a una vita sociale, si contrastano l’ignoranza di ritorno, l’isolamento, l’abbandono, le malattie psicosomatiche, le degenerazioni cerebrali. A questo cerchiamo di provvedere con le iniziative che conoscete e che dipendono soltanto dal contributo volontario e gratuito dei nostri docenti e organizzatori di cui apprezzate lo zelo e che qui ringrazio anche a nome vostro. Ci siamo resi conto che, grazie ai professionisti che ci consentono questo servizio, possiamo non solo dare sapere e impegnare mentalmente le persone ma anche elaborare cultura, produrla, contribuendo al progresso culturale e sociale non soltanto dei nostri associati ma della più vasta comunità alla quale apparteniamo. La pubblicazione del periodico In Comune con i contributi dei nostri associati vuole essere un tentativo in tale direzione. L’iniziativa parte da Vico Equense. Il mio invito e auspicio è che anche le sedi degli altri comuni trovino il modo di partecipare. Le amministrazioni comunali possono svolgere a questo proposito un ruolo di promozione, patrocinando le attività che riusciremo a realizzare nelle singole realtà locali. E per patrocinio non intendiamo contribuzione ma attenzione interessamento e valorizzazione. Buon Natale e Buon Anno. 

Vincenzo Esposito

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