martedì 16 luglio 2013

Mega-parcheggio Lauro, tutti assolti

Antonio Elefante, direttore dei lavori: «Giustizia è stata fatta, riconosciuta la bontà del nostro lavoro»

Fonte: Vincenzo Maresca da Il Giornale di Napoli

Sorrento - Dietrofront della Procura della Repubblica di Torre Annunziata che dopo avere chiesto la condanna per sette degli otto imputati coinvolti nello scandalo del cemento scadente utilizzato nella realizzazione del megaparcheggio di via Correale (nelle foto) intitolato al comandante Achille Lauro si è espressa invece ieri mattina assolvendo tutti perché il fatto non sussiste. La prima sezione penale del tribunale oplontino si era pronunciata anticipatamente solo a favore di Carmine Nacchia con il pubblico ministero che ne aveva invocato l’assoluzione, chiedendo al contrario condanne esemplari per il direttore dei lavori ingegnere Antonio Elefante, 3 anni e 6 mesi, Guido Imperato, ingegnere capo del Comune di Sorrento e responsabile del procedimento, 3 anni e 4 mesi, Alberto Dal Lago e Vincenzo Molino, per loro 2 anni e due mesi cadauno, Ciro Vanacore e Raffaele Gargiulo, 2 anni ognuno, Antonio Brancaccio, un anno e 6 mesi. Per tutti l’accusa era di violazione delle norme di sicurezza antisismiche in materia di costruzioni, eccezione fatta per Ciro Vanacore e Raffaele Gargiulo accusati di truffa aggravata. Il fatto: il crollo di un muro di confine tra l’area in costruzione del megaparcheggio ed il confinante complesso residenziale di Parco Lauro, avvenuto il 7 ottobre 2007 che determinò l’intervento dei carabinieri che su ordine della magistratura posero i sigilli alla megaopera ancora in costruzione con gli inquirenti che iniziarono una serie di indagini e di rilievi scientifici sui materiali utilizzati nella costruzione dell’opera pubblica. Da allora la palla è rimbalzata tra i super periti nominati dalle difese, tra loro tecnici e professionisti universitari che hanno assunto negli anni il compito di consulenti per scagionare gli otto imputati a processo. Ed i giudizi dei tecnici davanti alla prima sezione penale del tribunale di Torre Annunziata hanno avuto il loro effetto. Era tutto in regola, anzi a sentire il parere di Antonio De Luca, docente universitario della Federico II di Napoli ed esperto in tecnica delle costruzioni, specializzato in prevenzione antisismica, il megaparcheggio Achille Lauro va considerata un’opera virtuosa.
 
Tutte le indagini degli inquirenti erano scattate perché al genio civile di Napoli erano pervenuti tra maggio e settembre 2007 due progetti, di cui il secondo comprendente opere integrative non contemplate nella stesura progettuale iniziale. Ma di progetti se ne contano almeno quattro con l’impresa costruttrice che propose ad un certo punto di utilizzare elementi prefabbricati di minore qualità e resistenza tecnica, senza che il Comune di Sorrento ed il dirigente Guido Imperato ponessero il diniego. Dopo sei anni di querelle nulla di fatto, tutti assolti, il megaparcheggio è lì, assicurando all’ente comunale un introito di un milione e mezzo di euro. Antonio Elefante esprime la sua gioia sul sito Positanonews: «È stata fatta giustizia, riconoscendo la bontà del nostro lavoro», Elefante già l'anno scorso aveva anticipato sul giornale della penisola sorrentina, i motivi della sua innocenza.

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