Fonte: Simona Brandolini da Il Corriere del Mezzogiorno
Il renzianesimo è la nuova religione del Partito democratico. Col passare delle ore fa sempre più proseliti anche nel Mezzogiorno, che resta il tallone d'Achille del sindaco di Firenze: pochi voti alle primarie e pochi contenuti. Iperattivi i campani, ma neanche i pugliesi stanno alla finestra. A cominciare dal sindaco di Bari Michele Emiliano, un eretico nel partito che dal grillismo democratico s'è dato al neorenzismo che punta dritto alla leadership. «Ci sono praterie in questo momento nel Pd campano», afferma un dirigente. Effettivamente se a Roma si piange non è che a Napoli si rida tanto e gli spazi aperti sono infiniti.
Il Pd ha un segretario regionale, Enzo Amendola, «incompatibile» perché eletto in Parlamento. Ci dovrà essere un congresso, ma la data non è fissata e non si sa ancora se sarà fatto in contemporanea con quello nazionale. Quindi, apparentemente, tutto è fermo. Non è così. Perché c'è una parte del partito che, dicevamo, è invece iperattiva. E' tutto un pullulare di associazioni, notti bianche e iniziative politiche. In casa Renzi si è tornati a lavorare a pieno ritmo. Nella geografia nazionale il golden boy fiorentino è arrivato a Roma, grazie all'accordo con il potente Bettini può stare più tranquillo. Lo sbarco al Sud è più complicato. Nelle regioni meridionali la strategia è differente: si punta sugli amministratori in primis, poi verrà anche il partito. Ma dopo l'iniziale entusiasmo anche i renziani della prima ora si erano scoraggiati. E ora? Ora che il treno Renzi è ripartito? «In questo momento abbiamo il problema inverso, tutti vogliono di nuovo diventare renziani dopo una breve parentesi lettiana», dice uno storico.
Tant'è che venerdì mattina un gruppo scelto s'è dato appuntamento da un notaio napoletano per costituire l'associazione Big Bang Campania. Nata dalla necessità di federare le tante già esistenti sul territorio, da quella di Chiaia-Posillipo di Napoli, a quelle di Frattamaggiore, Giugliano, Salerno, Avellino. Un luogo fisico unico, zoccolo duro da cui partire alla volta del congresso nazionale. Il 24 luglio ‘‘Big Bang Campania’’ sarà battezzata dal ministro Graziano Del Rio, tornato dopo qualche incomprensione a sostenere Matteo Renzi.
E nel pomeriggio dello stesso giorno dovrebbe arrivare a Napoli anche Michele Emiliano. In principio i soci fondatori campani dovevano essere soltanto una decina, ma alla fine sono diventati trentadue. Tra questi il deputato Luigi Famiglietti che, con ogni probabilità, sarà anche il presidente, Umberto De Gregorio, Francesco Nicodemo, Pasquale Granata, Ciro Buonajuto, Rocco Del Prete e soprattutto sindaci da quello di Agerola Luca Mascolo, ai salernitani Stefano Pisani a Tommaso Pellegrino. Ma non finisce qui. Mercoledì, su una terrazza privata napoletana, si terrà la prima «notte bianca renziana» per una trentina di persone: una riflessione collettiva tra i sostenitori del sindaco per capire cosa è successo e come muoversi. Fondamentale, però, sarà l'appuntamento del 20 luglio. Sabato prossimo in una country house (cioè un agriturismo) di Sant'Agata de' Goti si tiene ‘‘SudAdesso’’, una giornata tutta dedicata a costruire la proposta riformista sul Mezzogiorno. Tre i focus: Idee e riforme per un nuovo Sud (con Famiglietti e Magorno); Il partito che vogliamo alle soglie del congresso (con Nicodemo e Scalfarotto) e We are Pd, le parole simbolo del partito. Ovviamente non valgono gli insulti.
Simona Brandolini
Nessun commento:
Posta un commento