(S)fiducia…

Maurizio Cinque e Gennaro Cinque

Vico Equense - Dopo la pausa estiva riprende l'attività politica. Gennaro Cinque ha provato ad essere sfiduciato sul conto consuntivo, ma l’azzardo non gli è riuscito ed ha battuto in ritirata. Ora sembra intenzionato a riprovarci sul bilancio di previsione. Va approvato entro il 30 novembre. Se il sindaco fosse sfiduciato, e la mancata approvazione del bilancio equivale ad una sfiducia, entro il 17 novembre il consiglio comunale sarebbe sciolto e lui potrebbe ricandidarsi alle prossime elezioni, senza incorrere nel limite che impedisce al primo cittadino di superare i due mandati consecutivi. Un primo tentativo è stato fatto sul consuntivo, ma l’opposizione e i dissidenti interni non glielo hanno consentito. Ora, a quanto pare, vorrebbe riprovarci. Cosa è cambiato rispetto a qualche mese fa? I dissidenti sono rientrati, rimane solo il caso di Maurizio Cinque, presidente del consiglio comunale. Il sindaco vuole le sue dimissioni, proponendo la rielezione con i voti della maggioranza. Se non fosse riconfermato, Gennaro Cinque ha dichiarato che si sarebbe dimesso seduta stante. Ma da quest’orecchio Maurizio Cinque sembra proprio non volerci sentire. A questo punto la maggioranza ha paventato una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Difficile però da realizzare: serve una maggioranza qualificata e contestazioni adeguate in relazione al mancato rispetto di regole e procedure. Gennaro Cinque, a questo punto, potrebbe esasperare la polemica ed utilizzare il caso come pretesto per chiedere l’ammutinamento in consiglio comunale? In astratto possibile, ma in concreto è un’operazione di difficile realizzazione. Quanti consiglieri di maggioranza sarebbero disposti a votare una sfiducia al buio, senza garanzie di essere rieletti? Di certo il Sindaco ha dimostrato di avere capacità di persuasione superiore alla media e poi quello che ha in testa, specie nelle modalità di realizzazione, è sempre difficile da decifrare anche agli addetti ai lavori…