Raffica di colpi nelle parrocchie,
3 assalti nel giro di pochi giorni
Sconcerto e rabbia fra i fedeli:
partono le indagini dei militari
Fonte: Josè Astarita da Metropolis
Vico Equense - La caccia all’«Arsenio
Lupin» delle chiese è
ufficialmente partita.
Un’inchiesta portata
avanti dai carabinieri di
Vico Equense che stanno
lavorando sodo da giorni
per chiudere al più
presto il cerchio e arrestare
finalmente il ladro.
Almeno tre raid quelli
emersi negli ultimi giorni.
E tutti messi a segno
presumibilmente dallo
stesso autore.
Massimo riserbo sull’indagine
che, sia chiaro,
si presenta abbastanza
delicata. La sensazione,
comunque, è che la svolta
sia quasi dietro l’angolo.
C’è più di una traccia
lasciata dal malvivente
che potrebbe avere i
giorni contati. Non solo
furti negli appartamenti.
Non solo automobili e
scooter spariti nel nulla.
I ladri, ormai, non hanno
scrupoli. E vanno anche
all’assalto degli oggetti
preziosi custoditi nelle
chiese della penisola sorrentina.
In particolare a
Vico Equense.
L’ultimo colpo - per fortuna
sventato - c’è stato
nella frazione collinare
di Bonea. Il ladro è piombato
nella chiesa di San
Giovanni Battista sfruttando
un ingresso laterale.
In pochi istanti ha raggiunto
la sagrestia ed è
andato a caccia del bottino.
Non ha avuto timori
né troppi dubbi. Probabilmente
sapeva bene
dove dirigersi. Ha subito
notato che in una cristalliera
c’erano in bella mostra
due calici d’argento.
E ha provato a portarli
via. In quel momento,
però, è stato scoperto da
una persona che aveva
un appuntamento con il
parroco. Il ladro ha «dovuto
» fare dietrofront
ed è immediatamente
scappato. Una disperata
fuga a piedi, fra i vicoletti
della frazione collinare.
L’hanno inseguito a lungo
anche alcuni passanti,
senza successo.
Poche ore dopo, è partita
la denuncia ai carabinieri
dal sacerdote don Pasquale
Vanacore.
Stando alle indicazioni
del testimone che ha
scongiurato il colpo alla
chiesa di San Giovanni
Battista, il ladro è un
uomo alto, claudicante e anche un po’ stempiato.
Elementi chiave per i carabinieri
di Vico Equense
che si sono attivati per
risalire all’identità del
malvivente e braccarlo
definitivamente. Gli investigatori
sono ormai certi
che lo stesso uomo sia
l’autore di altri raid nelle
chiese di Vico Equense.
Probabile che sia originario
della penisola sorrentina
e che conosca molto
bene, nei dettagli, le abitudini
dei parroci di Vico
Equense.
Sì, perché nel furto fallito
alla chiesa di San
Giovanni Battista di Bonea,
l’uomo è entrato in
azione in un momento
propizio, ovvero quando
non era in funzione l’allarme
interno. Non solo:
è piombato direttamente
in sagrestia. Segnale che
induce a pensare che sapeva
già cosa rubare, ovvero
i calici d’argento.
La notizia del tentato
furto ha immediatamente
fatto il giro di Vico
Equense. Fedeli attoniti
e allarme sicurezza che
torna a essere rilanciato.
Quello di Bonea non
è l’unico raid nelle chiese
di Vico Equense. Nel
corso delle festività natalizie,
prima dell’Epifania,
nella chiesa di San
Renato a Moiano furono
rubati due preziosi bambinelli.
Senza dimenticare il raid
concluso con successo al
convento dei Frati Minimi
di San Vito dove vennero
sottratti ben otto
pastori napoletani risalenti
all’Ottocento.
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