L’allarme: il web accresce incontri e pericoli, soprattutto attraverso i social network
Fonte: Metropolis
L’incontro sessuale tra un minore e un
adulto è ritenuto “accettabile” da oltre un
campano su 4 (22%), mentre per un ulteriore
22% è accettabile in caso vi siano
particolari condizioni. Sono molti coloro
che si affacciano alla rete per colmare un
importante vuoto relazionale e affettivo
della vita reale: il 46% dei campani infatti
afferma di utilizzare il web - soprattutto i
social network - per conoscere persone disponibili
a fare amicizia o ad intrattenere
un rapporto di affetto o amore. Il 15% degli
adulti in Campania ha tra i propri contatti
adolescenti che non conosce personalmente.
Il 75% dei campani pensa che le
interazioni sessuali tra adulti e adolescenti
siano diffuse e trovino in internet il principale
strumento per iniziare e sviluppare
la relazione, che può sfociare nell’incontro
fisico. Più di 1 adulto su 10 nella Regione
attribuisce la responsabilità dell’iniziativa
di contatto agli adolescenti.
È lo scenario, definito “molto inquietante”,
che emerge dall’ultima indagine Ipsos
per Save the Children , realizzata in
occasione del Safer Internet Day 2014, la
giornata dedicata dalla Commissione Europea
alla sensibilizzazione dei più giovani
ad un uso corretto e consapevole della
rete. In Campania, il 22% degli adulti
considera i ragazzi di oggi più disinvolti
nell’approccio con loro, e sessualmente
più precoci (40%), ma comunque impreparati
nel gestire una relazione sessuale
con una persona matura (38%). Per contro,
per 1 intervistato su 100 nella Regione,
la relazione sessuale con un adulto
potrebbe addirittura essere formativa per
il minore.
La consapevolezza e la parziale
accettazione delle relazioni di natura
sessuale tra adulti e minori, tuttavia, non
esclude il giudizio sugli adulti che intraprendono
relazioni di natura sessuale con
adolescenti, ritenuti emotivamente immaturi
dal 47% degli intervistati campani o
irresponsabili (30%).
I campani intervistati considerano i ragazzi
di oggi piuttosto spregiudicati, disinibiti
nelle relazioni con i coetanei così come
con gli adulti, e comunque “minati” da
una distonia tra crescita sessuale e maturazione
emotiva. Il 22% degli intervistati,
infatti, pensa che gli adolescenti della regione
abbiamo comportamenti più disinibiti
con gli adulti, il 40% ritiene che
abbiano esperienze sessuali più precoci,
1 su 3 che raggiungano prima
la maturità sessuale ma non quella
emotiva, e 2 su 5 che abbiano meno
pudore. 1 intervistato su 10, per contro,
ritiene che gli adolescenti siano
comunque più maturi di un tempo
sotto tutti i profili (11%), e che siano
maggiormente in grado di gestire
le proprie relazioni interpersonali
(18%).
Più di 1 intervistato su 3 in Campania
ritiene che la responsabilità dell’iniziativa
di contatto sia degli adulti 36%),
ma la maggioranza (54%) segnala che
anche gli adolescenti hanno una parte
attiva nell’iniziativa (per il 41% condividono
questa responsabilità con gli adulti,
mentre per più di un campano su 10,
sono i ragazzi i principali responsabili).
Secondo gli intervistati campani,
l’incontro sessuale tra giovani e adulti a
partire dalla rete è un fenomeno diffuso
per i più (75%), facilitato anche dalla scarsa
selettività degli adolescenti nel concedere
“l’amicizia” a sconosciuti, che pone i
ragazzi di fronte al pericolo di entrare in
contatto con persone dalle cattive intenzioni
(50%). Quando invece si tocca lo spinoso
tema dell’interazione sessuale di unminore con un adulto, per ben il 41% degli
intervistati è accettabile sempre (22%) o
ad alcune condizioni (21%), quali
ad esempio il consenso da parte
dell’adolescente (8%), la consapevolezza
ed approvazione della famiglia
del ragazzo/a (5%), il fatto
che l’adolescente possa essere più
maturo della media (9%). Addirittura
1 campano su 100 pensa
che possa essere un’occasione di
apprendimento per l’adolescente.
Presso gli adulti in Campania
prevale comunque un generale
atteggiamento di condanna nei
confronti di un incontro di tipo
sessuale - a prescindere se sia
virtuale o anche fisico - tra i due
mondi (57%). L’86% dei campani
intervistati possiede un profilo
Facebook o simile, ed è in questa
piazza virtuale che alcuni di loro
cercano di rinfoltire la propria
socialità. Il 15% degli adultii della
regione ha tra i propri contatti
giovani e adolescenti che non conosce
personalmente. Il 69% dei campani
si ritiene informato sulla legge che regola
le interazioni di natura sessuale tra un
minore e un adulto - molto informato il
17% mentre abbastanza informato il 52%
- (C.P. art. 609 quater) ma, come rilevato
dall’indagine Save the Children, la percezione
che si ha delle proprie conoscenze
in materia si discosta dalla effettiva realtà
dei fatti. La maggiore età infatti è ritenuta
la soglia della non punibilità per legge dal
5% delle persone intervistate, la seconda
soglia più citata attiene ai 16 anni, e prevede
comunque il consenso (23%), mentre il
restante si distribuisce tra coloro che
indicano come limite le varie altre
soglie di età, e coloro che ritengono
che tale interazione sia sempre consentita
(4%) in assenza di violenza o
costrizione.
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