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Antonio Elefante e Giuseppe Tito |
Meta/Vico Equense - Qualcuno
lo ribattezzò il patto
fra assessori quello fra Giuseppe
Tito - intanto fatto
fuori dalla giunta di Meta e
ora retrocesso a consigliere
- ed Antonio Elefante, esponenti
di punta delle amministrazioni
di Meta e Vico
Equense. Entrambi stanno
discutendo sul da farsi
per demolire al più presto
l’Ecomostro di Alimuri.
Tito non ha mai nascosto
la volontà di accelerare: «A
breve - sottolineò giorni fa
l’ex assessore del Comune
di Meta - credo che ci possa
essere un incontro proficuo
con i vertici dell’amministrazione
di Vico Equense.
Fa piacere che anche il
collega Elefante abbia detto
che intende valutare cosa
si possa fare per trovare
una soluzione per l’Ecomostro
». Un’intesa preliminare
fra i Comuni di Meta
e Vico per demolire prima
o poi l’Ecomostro verte su
tre punti chiave. Primo:
tentare di raccogliere i soldi
necessari per espropriare
l’area dove sorge lo scheletro
di cemento. Secondo:
avviare una mirata serie di
interventi di bonifica del
costone roccioso. Terzo:
realizzare una maxi-opera
di «pubblico interesse».
Ma l’operazione che, in
ogni caso, stando alle premesse
si presenta difficile,
intricata. E soprattutto
farraginosa sotto il profilo burocratico tant’è che
appena se ne parlò sia gli
ambientalisti del Wwf della
penisola che i sostenitori
del circolo Vas di Vico
bocciarono tutto.
(Fonte: Salvatore Dare Metropolis)
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