Fonte: Claudia Esposito da Il Mattino
Vico Equense - L’amministrazione di Gennaro Cinque è di nuovo, ufficialmente, in crisi. Per il secondo anno consecutivo, le crepe si sono manifestate in sede di approvazione del rendiconto dell’anno precedente. Un’approvazione mancata per il venir meno del numero legale. All’appello erano assenti i due consiglieri, Andrea Balestrieri e Maria Lora Cristallo, che un anno fa, insieme all’attuale presidente del Consiglio, Maurizio Cinque, composero la fronda dei dissidenti, riuscendo, con l’appoggio dell’opposizione, a strappare la poltrona più alta dell’assise cittadina. La frattura con Balestrieri e Cristallo, però, sembrava essersi ricomposta. Adesso la loro assenza in Consiglio segna il ritorno ufficiale della fronda dei dissidenti, con l’aggiunta della consigliera Maria Teresa Eusebio della lista civica «Forza Vico», che in caso di votazione, si sarebbe astenuta. Prevedibile anche il voto contrario del consigliere Antonio Cioffi (Udc), da sempre critico verso l’amministrazione Cinque vista la mancata assegnazione di un assessorato già dopo le elezioni del 2011, nonostante l’ottima performance elettorale del suo partito. E proprio le deleghe riassegnate da poco sarebbero alla base dei mal di pancia della maggioranza: giunta pressoché identica, salvo la new entry di un tecnico, Antonio Elefante. Nomine con cui Gennaro Cinque ha dimostrato di non voler rimescolare le carte a livello politico, ma suscitando malumori evidenti. Facendo due conti, la maggioranza ha capito di non poter raggiungere i nove voti indispensabili per far approvare il rendiconto, documento non solo di rilevanza finanziaria ma dal significato soprattutto politico visto che si tratta di approvare spese e programmi sostenuti nell’anno precedente. Per evitare la bocciatura e il conseguente scioglimento del Consiglio, la maggioranza ha abbandonato l’aula, facendo cadere il numero legale e riaprendo di fatto la crisi. Commenti di fuoco dai banchi dell’opposizione: «L’amministrazione è in stato comatoso – è sbottato Aldo Starace (In Movimento per Vico) – è ora di staccare la spina per fare del bene a questa città». Polemico anche Giuseppe Dilengite (Forza del Sud): «È degradante che il rendiconto sia illustrato in aula senza la maggioranza. Nessuno vuole elezioni anticipate, ma, se c’è crisi, il sindaco ne deve dare conto nelle sedi opportune. Solo col sostegno politico si possono portare avanti i programmi».
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