Vico Equense - Via Casciaro. Un parcheggio in pieno centro storico. L’allarme giunge dai cittadini della frazione di Seiano, che hanno intrapreso una raccolta di firme. Le opere edilizie previste dal progetto consistono nello sradicamento e delocalizzazione di ben 7 ulivi secolari, lo sbancamento e il compianamento di una parte del terreno, la realizzazione di nuovi dislivelli contenuti da una “palificata viva a parete doppia”, la posa in opera di un impianto di tubazione drenante, di un disoleatore e di una cisterna, l’apposizione di un manto in polietilene sull’intera superficie del parcheggio, la realizzazione di un prato armato carrabile in marmette cementizie e la recinzione dell’intera area con una staccionata in pali di castagno. Il progetto, presenta diverse carenze urbanistiche. L’area interessata dal progetto, infatti, rientra in Zona Territoriale 2 “Tutela degli insediamenti antichi accentrati” del Piano Urbanistico Territoriale della Penisola Sorrentino-Amalfitana (PUT) ed in Zona Omogenea A1 del vigente Piano Regolatore Comunale del Comune di Vico Equense (PRG). In tali zone, la trasformazione fisica dei luoghi per la realizzazione di un parcheggio privato con relativo cambio di destinazione d’uso, quale si configura detto progetto, è espressamente vietata. In particolare, in Zona Territoriale 2, il PUT prevede “la redazione obbligatoria di Piani particolareggiati di restauro e risanamento conservativo, […] fino all' approvazione dei suddetti Piani particolareggiati [sono consentiti] soltanto interventi di manutenzione ordinaria e consolidamento statico”. In aggiunta, il vigente PRG di questo stesso comune, all’art. 26, esclude espressamente la realizzazione di “nuovi parcheggi” per la ZT 2. È evidente, quindi, che si tratta di opere edilizie invasive che, oltre a modificare la consistenza e lo stato dei luoghi, ne determinano il cambio di destinazione d’uso e che, contrariamente a quanto asseverato dai progettisti, è in contrasto pieno con la strumentazione urbanistica e paesaggistica vigente.
La realizzazione del progetto, infine, creerebbe la situazione, paesaggisticamente e ambientalmente oggettivamente insostenibile, di costruire un parcheggio a ridosso di un centro storico tutelato, come quello lungo via Casciaro, ledendo tra l’altro i diritti degli abitanti del nucleo residenziale, in termini di salubrità dell’area e inquinamento acustico, con la creazione di nuove servitù di veduta nelle abitazioni prospicienti l’area del nuovo parcheggio. A tale proposito, si coglie l’occasione per ribadire e denunciare, con la presente, che è obbligo dei proprietari di giardini, terreni ed aree agricole di garantire la corretta conduzione e la manutenzione del fondo, comprese le “più ordinarie pratiche agronomiche quali sfalcio e potatura”, la cui assenza è paradossalmente e surrettiziamente indicata proprio nella relazione tecnica allegata al progetto come uno dei motivi che giustificherebbero la manomissione di un giardino localizzato in area “di interesse storico e artistico”.
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