martedì 30 settembre 2014

Vico Equense – Riceviamo e pubblichiamo la replica di Antonio Elefante, assessore ai lavori pubblici a Franco Cuomo

Antonio Elefante
Egregio dott. Cuomo, replico alla sua ultima nota sulla vicenda dell’ecomostro di Alimuri 

Io credo che , almeno su questo argomento, dovremmo arrestare il nostro interloquire per non annoiare i lettori e in ogni caso, siccome il mio ruolo istituzionale mi impone di fornire spiegazioni del mio operato e dell’operato del mio Ufficio nelle sedei competenti , la invito a contattarmi per eventuali più esaustive spiegazioni. Io ho letto sia il ricorso che la sentenza del Consiglio di Stato. Il ricorso è senza dubbio di natura pregevole ed ho condiviso molte cose che, per altro, mi hanno aiutato a comprendere anche una buona parte del procedimento. La strada da me percorsa, come lei ben sa o potrà leggere negli atti prodotti, è di natura diversa e non fonda sui pure contestabili atti e licenze edilizie ricevute, ma segue un percorso di illegittimità diverso....diciamo da ingegnere... Ovviamente non ho scelto il primo percorso perchè oramai, dopo 50 anni, i giudicati e le omissioni avevano fatto costituire uno zoccolo duro di diritti quasi del tutto indemolibile. Al riguardo della demolizione e delle modalità da eseguirsi e della risposta da lei tanto invocata, le riferisco quanto segue:
a) nessuna azione arbitraria o illegittima è stata condotta se non quella segnata dalla nostra legge. Infatti le rammentavo già nella prima lettera di qualche giorno fa che l'intervento di demolizione è previsto dalla legge ed in particolare l'art.27 del DPR 380/2001, che dispone che è l'Amministrazione a procedere direttamente e senza Ordine di demolizione (che per altro la parte sicuramente non ottempererebbe) con i soldi derivanti dai proventi del condono edilizio o con accensione di mutuo, e le spese sostenute devono essere recuperate in danno del privato. Per cui, a carico dei suoi figli e dei suoi nipoti non graverà assolutamente nulla. Per di più, per essere certi del recupero delle somme che si spenderanno, il Comune ha avviato una azione di sequestro conservativo sui beni della società.
b) Non esiste altro modo legittimo per operare. Per cui se a lei farà piacere vedere l'ecomostro di Alimuri demolito non esiste altra strada legittima e diversa da quella intrapresa da me e dettata dalla legge.
Per cui la prego di non dare una falsa ridondanza alla questione soldi che in questo momento è l'unica funzionale ad ottenere il risultato agognato.
Sono convinto che al di la delle sue parole e dei suoi sospetti vorrà poi riconoscere che la demolizione dell'Alimuri sarà un successo per tutti. cordialmente

Antonio Elefante

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