Andrea Savino |
di Antonino Siniscalchi
Sorrento - Una vita trascorsa tra i libri. Una vita caratterizzata dalla voglia di leggere per conoscere. Un ragazzo, un uomo, una sola ragione di vita: la lettura. Andrea Savino è morto. ieri pomeriggio in Friuli, accompagnato da una profonda cultura umanistica, ma non solo. Quante occasioni per apprendere dalla sua viva voce un evento storico, un pensiero filosofico, una frase poetica. Andrea Savino ci lascia tutti con convinta ammirazione. La determinazione, il sapere, la voglia di conoscere. La disponibilità di trasmettere agli altri le sue idee. Quanti di noi ci siamo ricordati di Lui prima di una interrogazione importante, prima di un esame. Una opportunità unica per chiarire dubbi e incertezze sull'argomento da trattare. Traduceva Shakespeare dai testi originali in lingua inglese. Conosceva tutto sul calcio. Andrea Savino è stato assessore e consigliere comunale. Ha lavorato nel settore della formazione professionale. Ultimamente era impiegato nel settore cultura del consiglio della Regione Campania.
“La scomparsa di Andrea - dice il professore Raffaele Lauro - mi ferisce profondamente e mi addolora, nel profondo dell’animo, innanzi tutto, per l’affetto che ho nutrito, da sempre, per lui, come studente modello, straordinario, unico e irripetibile, il quale mostrava, fin da giovanissimo, una cultura sterminata, alimentata da una voracità intellettuale, in tutti i campi della conoscenza umana, senza limiti e senza barriere, a partire dalla filosofia e dalla storia politica. E, ancor più, per la stima profonda che gli ho sempre manifestato per il Suo rigore professionale, negli incarichi pubblici ricoperti, per il Suo generoso impegno politico, a favore dei più deboli, e per la Sua irrefrenabile passione civile, che metteva nelle coraggiose battaglie ideali. Quando lo ascoltavo, quasi urlare, il Suo sdegno contro le ingiustizie sociali e la corruzione dei politici, avvertivo, nelle Sue espressioni, un’eco di Demostene, di Voltaire o dei grandi polemisti francesi del Settecento. La terra sorrentina perde, con Andrea, una delle intelligenze più lucide, acute ed illuminate dell’ultima generazione sorrentina. Mi inchino, commosso, alla Sua memoria e mi stringo, in un abbraccio fraterno, alla Sua famiglia e agli adorati fratelli”. Ci lascia un esempio di intensa passione per il libro. Nella sua mente una biblioteca infinita. Ciao Andrea.
Nessun commento:
Posta un commento