sabato 28 marzo 2015

Intervista a Salvatore Vozza

Salvatore Vozza
“Per il Meridione soltanto belle promesse. Ma nei fatti tanti tagli” 

Fonte: Gimmo Cuomo da Il Corriere del Mezzogiorno 

Salvatore Vozza, segretario regionale di Sel presenta stamattina la sua candidatura a governatore della Campania. Mutuando la definizione dì Michele Ainis la presidente della Camera Laura Boldrini ha individuato il Sud come «lo scantinato d'Italia». Si ritrova? «Sì, penso che abbia ragione, c'è un livello inadeguato delle classi dirigenti meridionali. A partire dalla Campania. Caldoro in questi anni si è limitato a fare da Bancomat per sostenere le politiche nazionali. Così abbiamo avuto tagli a settori fondamentali come sanità, trasporti e scuola». Il Sud è davvero sparito dall'agenda di governo? «Credo che adesso sia proprio sparito, forse in un certo senso non ci è mai stato. Tenete conto che abbiamo presentato una mozione parlamentare sulla Campania e sul Mezzogiorno. Abbiamo raccolto solo grandi parole e grandi impegni, ma nulla di concreto. Basta vedere tré questioni: lo smantellamento che Finmeccanica sta portando avanti in campo industriale. La tanto sbandierata agenzia per la coesione che non parte e il fallimento di "Garanzia Giovani", presentato come grande opportunità per i ragazzi del Mezzogiorno». Tra le priorità Boldrini ha indicato il varo di un piano di sviluppo economico per risollevare i territori dove c'è stata desertificazione industriale. Lei è stato un protagonista della stagione del contratto d'area Torrese-stabiese, che ha prodotto qualche risultato, ma non è risultato uno strumento in grado di assicurare la vittoria strategica. Cosa ne pensa? «Penso che certi strumenti vanno bene se sono inseriti dentro piani industriali nazionali e dentro a politiche di settore e di filiera che ormai mancano in questo Paese. Il Mezzogiorno ne soffre di più ed ecco che ci troviamo di fronte al dramma della desertificazione industriale». Cosa occorre al Sud per restare agganciato al treno europeo? «Credo che innanzitutto dobbiamo spendere bene i fondi europei dentro a un piano e a un'idea di sviluppo. All'Europa bisogna chiedere una grande funzione del Mezzogiorno come area che dialoga col bacino del Mediterraneo».

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