martedì 24 marzo 2015

Poste, chiude Seiano

Sarebbero sette gli uffici postali destinati alla chiusura in provincia di Caserta e nella Provincia di Napoli, tra gli altri, nei Comuni di Agerola e Seiano di Vico Equense. Ne dà notizia la deputata Camilla Sgambato prima firmataria di un' interrogazione parlamentare assieme ai colleghi Pd Massimiliano Manfredi, Valeria Valente e Anna Maria Carloni 

Vico Equense - Secondo quanto emerge da un’interrogazione parlamentare del Pd, il piano di riorganizzazione previsto da Poste italiane spa, come dichiarato dall’AD Caio in Audizione in Parlamento, dovrebbe diventare effettivo dal 13 aprile nell’ambito dell’avviato processo di privatizzazione, e prevede a livello nazionale la chiusura di 455 uffici postali e la riduzione degli orari di apertura in 608 uffici; nella regione Campania sembrano destinati alla chiusura, entro il 13 aprile, 21 uffici postali, di cui sette in provincia di Caserta, e altri 39 interessati dalla riduzione delle giornate di apertura. Tra gli uffici postali destinati alla chiusura anche quello di Seiano. Contro questa ipotesi, nelle scorse settimane, i cittadini hanno raccolto 600 firme. La petizione è stata inviata a Poste Italiane e per conoscenza al Sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque. “Lo storico Ufficio postale di Seiano, - commenta Claudia Scaramellino, consigliere comunale di IN Movimento per Vico – infatti, serve oltre i seianesi le vicine frazioni di Montechiaro, Pacognano e Fornacelle ( più vicino di quello di Arola), ma è spesso usufruito dagli abitanti del centro ( nei giorni di affollamento), dalla numerosa utenza di passaggio, dai villeggianti e dagli ospiti dei grandi alberghi e dei bed e breakfast seianesi, queste ultime, presenze non vicane, il cui numero incide positivamente sull’economia turistica cittadina per posti di lavoro e dell’ indotto. A tutto ciò vanno aggiunti i numerosissimi depositi postali e i trecento e più pensionati anche delle vicine frazioni, che riscuotono all’Ufficio postale di Seiano. E' una grave perdita per la frazione e per la Città, di cui l'Amministrazione deve farsi carico per scongiurare, da oggi, la turnazione e la cessazione del servizio con i successivi ulteriori e prevedibili danni alla cittadinanza”

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