Vico Equense - Continuano i controlli da parte dei militari della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia a tutela della salute dei consumatori e per la verifica del rispetto della normativa nazionale e comunitaria in materia di commercializzazione di prodotti della pesca, messi in campo dal Capo del Compartimento Marittimo Capitano di Fregata (CP) Guglielmo Cassone.
Nell'ambito del consueto programma di controlli in mare predisposti dalla Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia i militari hanno eseguito un intervento finalizzato al contrasto delle attività illecite lungo l'intera filiera della pesca. In particolare, nella mattinata odierna è stato individuato, anche grazie ad una segnalazione di un cittadino diligente, un peschereccio a strascico della marina di Portici che aveva collocato una lunga rete da pesca nella "Zona di Tutela Biologica denominata "Banco di Santa Croce", del Comune di Vico Equense. Dopo un'intensa attività di controllo ed appostamento, effettuata anche con l'ausilio di unità navali prive dei contrassegni della Guardia Costiera e di altri dispositivi di segnalazione, iniziata già alle prime luci dell'alba, il personale militare decideva di intervenire intimando al comandante del peschereccio di interrompere immediatamente le attività in corso, di salpare le reti e di uscire immediatamente dallo specchio acqueo ricadente all'interno del cosiddetto "santuario dei pesci", che ospita diverse specie sia animali sia vegetali, tra cui il corallo rosso, difficilmente individuabile nel bacino mediterraneo.
L'unità da pesca è stata scortata sino al porto di Castellammare dove i militari procedevano al sequestro di quasi 1 quintale di specie ittiche tra cui triglie, cernie, orate, polipi, ed alla formale contestazione nei confronti del comandante della suddetta unità delle violazioni alle norme in materia di pesca illegale, irrogando sanzioni amministrative per un totale di 4000 euro e ponendo sotto sequestro tutti gli attrezzi utilizzati per l'illecita attività (circa 300 metri di rete). L'intero quantitativo di prodotti ittici, dopo gli accertamenti condotti da personale veterinario dell'ASL NA3 SUD di Castellammare di Stabia, all'uopo intervenuti su esplicita richiesta dei militari, veniva dichiarato edibile al consumo umano e, quindi, donato in beneficenza ad enti ed istituti caritatevoli, tra cui alcuni istituti religiosi della zona che si occupano della crescita di piccoli bambini con alle spalle famiglie disagiate.
«Un'operazione che dimostra come il lavoro sinergico tra diverse istituzioni porti eccellenti risultati a tutela della salute pubblica — ha commentato il comandante Cassone —. Devo quindi esprimere il mio grande apprezzamento per l'impegno dei miei uomini e per la puntuale e preziosissima collaborazione fornita dal personale veterinario della Asl Napoli 3 Sud, il cui supporto si è dimostrato, come sempre, essenziale. Devo però esprimere il mio grande rammarico nel constatare che ci sono ancora operatori del mare che, senza alcuno scrupolo, mettono a rischio l'habitat marino di una delle più belle e tutelate zone del nostro litorale».
Nessun commento:
Posta un commento