domenica 13 marzo 2016

“Venti di poesia…e racconti”. Alessandra Dagostini di Vico Equense tra gli autori dell'antologia storica

Alessandra Dagostini
Vico Equense - Continua, con dedizione e passione, l’attività artistica e poetica della scrittrice vicana Alessandra Dagostini, docente presso l’I.C. “Leonardo Da Vinci-Comes D.M.” di Portici, che ancora una volta lega il suo nome alla regione Basilicata e, in particolar modo, alla provincia di Matera, capitale della cultura europea 2019, da sempre importante luogo di sperimentazione, innovazione, attrazione di grandi cineasti e artisti, ma anche di feconda ibridazione tra personalità esterne e risorse locali. La Dagostini spicca, infatti, nella rosa dei 37 autori entrati a far parte di un’antologia storica, “Venti di poesia…e racconti”, uscita il 19 febbraio scorso in occasione del ventennale dell’Associazione Culturale “Matera Poesia 1995”, la cui presidente Maria Antonella D’Agostino, materana, è anch’ella una rinomata poetessa. Due le poesie della nostra concittadina, tra l’altro unica campana del sodalizio, pubblicate in antologia: “Nei granai del cuore” e “Isabella Morra”, quest’ultima menzione speciale alla III edizione del Premio Artistico-Letterario “Una cartolina da Matera” 2015, dedicata alla sfortunata petrarchista lucana del XVI secolo, su cui l’autrice vicana ha scritto un saggio, “Degno il sepolcro, se vu fil la cuna. L’universo poetico di Isabella Morra” (C/mare di Stabia, Nicola Longobardi Editore, 2011), che l’ha imposta all’attenzione del pubblico universitario e della critica. Un lavoro appassionato, dettagliato e capillare, senz’altro il più documentato e completo fra quelli esistenti in materia, imprescindibile punto di riferimento per gli studi morriani, che le è valso il “Premio Morra 2012”, conferitole dalla Pro Loco di Valsinni, paese natale della Morra, in precedenza assegnato ad autori del calibro di Mario Trufelli, Dacia Maraini, Raffale Nigro. Su di esso si è espresso con entusiasmo anche uno dei maggiori critici letterari italiani, Giorgio Bàrberi Squarotti: «È un’opera di esemplare congiunzione di storia e di critica letteraria, di filologia e documentazione, con una bibliografia grandiosa. Tanto ho imparato, anche perché il suo discorso va oltre Isabella Morra e offre originali e suasive interpretazioni del far poesia e del vivere nel pieno Cinquecento». Basilicata e poesia, un binomio che probabilmente era già scritto nel suo destino, quando nel 2007 si aggiudicò a Tursi il primo premio del Concorso Nazionale di Poesia in Lingua Dialettale “Albino Pierro” (III ediz.), con una poesia scritta all’età di diciotto anni e dedicata alla sua amata nonna materna.
 
Da allora in poi numerosi sono stati i riconoscimenti e gli encomi ricevuti a Perugia, Napoli, Castello di Cisterna, Torino, Palermo, Monza (prima classificata alla IV ediz. del Premio Letterario Internazionale “Isabella Morra il mio mal superbo”, 2014, con la poesia “Salita in Città Alta”, dedicata a Bergamo, località di origine di suo padre Franco), in ultimo un Diploma di Benemerenza assegnatole per la prima volta dal comune di Vico Equense nell’anno 2014 per il “sapiente” prestigio dato alla città con il suo impegno e il suo lavoro. È presente in numerose antologie, di cui ricordiamo per importanza quella curata dal critico Vincenzo Guarracino, “L’Amore dalla A alla Z. I poeti contemporanei e il sentimento amoroso” uscita nel 2014, dove la Dagostini è accanto ai più affermati poeti del panorama contemporaneo, tra cui Corrado Calabrò, Giuseppe Conte, Marcella Continanza, Donatella Bisutti, Franco Buffoni, Dante Maffia, giusto per citarne qualcuno. A breve usciranno le sue prime due raccolte di poesia, ispirate a una terra da lei particolarmente amata, la Sicilia, presenza costante della sua vita e del suo immaginario poetico.

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