Fonte: Isaia Sales da Il Mattino
Mi è capitato di presentare libri dappertutto, in aule municipali come in sale cinematografiche, in scantinati o m palazzi d'epoca, a casa d'amici o in teatro, a scuola o all'università, in giardino o in terrazzo, in spiaggia o vicino ad un camino, al ristorante o m albergo, in sezione o in parrocchia, ma mai avrei immaginato di farlo a bordo di un pullman di linea un venerdì pomeriggio nel tragitto Roma-Salemo. Un'esperienza unica, originale, divertente ed estremamente significativa. Perché ad organizzarla è una ditta di auto linee meridionale, assieme ad un librario di Polla, e alla radio e alla biblioteca di Palomonte, nella Campania interna salernitana. Posti nei quali ti aspetti abbandono e arretratezza e invece vi incontri persone che leggono, che amano chi legge e si battono e lavorano perché più persone leggano. L'iniziativa si chiama «Viaggi d'autore» ed è organizzata da un lettore accanito qual è il titolare delle autolinee Curcio, con la collaborazione della libreria «Exlibricafè» di Michele Gentile, la presenza a bordo della giornalista Valentina Risi e la consulenza di Mariano Casciano. Sono già saliti a bordo, oltre al sottoscritto, Diego De Silva, Franco Maldonado, Mario De Martino, Mario Lucarelli e il cardinale Robert Sarah, e prossimamente lo faranno Pino Aprile, Stefania Craxi, Maurizio De Giovanni, Silvio Perrella, Pino Imperatore e Angelo Petrella.
Come si svolge il tutto? Si sale o a Roma, a Firenze o a Siena (io sono salito a Roma Anagnina) assieme ai passeggeri, molti dei quali ignari della presentazione a cui assisteranno. Dopo aver staccato il biglietto da uno dei due autisti (sempre due a bordo e sempre in divisa), viene distribuito gratis ad ognuno dei passeggeri il libro dell'autore salito assieme a loro alla stazione (il cui costo spesso supera quello del viaggio). Il tempo di sistemarsi e Valentina Risi presenta il libro e chi lo ha scritto; quindi la parola passa allo scrittore che parla in piedi con le spalle alla strada che scorre veloce incalzato dalla bravissima giornalista; seguono poi le domande dei passeggeri e la replica finale. Infine l'autore passa tra le poltrone del bus a firmare (per chi lo chiede) il libro, o per rispondere singolarmente a curiosità degli ascoltatori. E poi la foto finale con tutti i passeggeri che tengono il libro in alto. La presentazione è interrotta da una sosta all'autogrill che serve anche per conoscersi meglio con i passeggeri e scambiare con loro qualche informazione su dove studiano, dove lavorano, perché in genere il venerdì pomeriggio tornano dalla capitale o da Firenze e Siena numerosi studenti, professori, impiegati o mamme che sono andate a trovare i loro figli. E così il tempo del percorso trascorre in un baleno. L'idea è maturata dal rapporto di un imprenditore di autolinee a cui piace leggere con un libraio ostinato che le pensa tutte pur di far leggere e sopravvivere con i libri in un piccolo comune del Vallo di Diano. Questo libraio si è inventato il «libro sospeso», la possibilità di lasciare ad un altro frequentatore squattrinato un libro pagato con dedica dell'acquirente. E insieme a Curcio ha ideato, «Bookbus» una piccola biblioteca con tutti i più grandi classici della letteratura a disposizione dei viaggiatori che salgono a bordo di ogni pullman della ditta. Un imprenditore, il Curcio, che già aveva pensato di competere con le altre ditte di trasporto installando a bordo di ogni bus un defibrillatore e obbligando tutto il personale a frequentare un corso per poterlo utilizzare in caso di necessità. Con le linee ferroviarie ad alta velocità e la quasi totale soppressione degli Intercity, le corse in pullman sono tornate ad essere competitive, sia per il più basso costo del biglietti sia perché si raggiungono piccoli e medi paesi esclusi dai collegamenti ferroviari. Ma è singolare, e nessuno se lo aspetterebbe da un imprenditore meridionale, che si pensi di usare i libri e la lettura come forma di competizione sul mercato e di conquista di nuovi passeggeri. Solo per questo è un piacere parlarne.
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