di Salvatore Guida
Vico Equense - Come sempre all’approssimarsi delle elezioni comunali si è parlato di via Penito e S. Andrea, di quanto fatto (poco o niente) e di quello che si vorrebbe fare (poco e male). Eppure mai si era stati così vicini alla soluzione degli annosi problemi, tutti in azione per via Penito. “Entro un mese incominceranno i lavori per il parcheggio”! “Il progetto per l’ingresso alternativo è fatto, pronto e approvato”! “La petizione per asfaltare la strada è stata portata in Consiglio Comunale”! La Gori in campo per gli ultimi allacci!
E ora? Ci resta, cari concittadini, la lampada per l’illuminazione stradale in stile ferro battuto che è stata messa all’ingresso di via Penito. Somiglia tanto a quelle lanterne che si mettono sulla porta delle cappelle funerarie; “ Per me si va nella città dolente, per me si va nell’eterno dolore, per me si va tra la perduta gente, …. lasciate ogni speranza Voi ch’entrate”! Questa lanterna è l’emblema dell’abbandono di via Penito e di S.Andrea .
Proprio perché gli impegni assunti (Vi ricordate il famoso cartellone in piazza?) nelle scorse legislature non erano stati rispettati, i cittadini avevano deciso di voltare pagina e i risultati del primo turno e fatto suonare il campanello d’allarme. Ma i vecchi volponi, compreso la lezione, hanno incominciato a battere via Penito come mai fatto prima. Negli ultimi tre giorni di ballottaggio, mattina, sera e notte, hanno percorso tantissimi kilometri, più di quanto non avessero fatto negli ultimi cinque anni.
Quei pochi voti che hanno riconquistato hanno fatto la differenza.
Adesso, cari amici, le elezioni sono finite, scordatevi parcheggio, strada e fogne e tornate silenziosi nelle vostre case. Tutto torna come prima. Ci ritroveremo e ripasseremo da tra cinque anni!
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