lunedì 4 settembre 2017

Danza e nutrizione. Convegno a EstArte Festival della Danza Città di Vico Equense. Il sindaco Andrea Buonocore: “Mangiare bene, per danzare bene”


Vico Equense - Tra gli appuntamenti di EstArte - Festival della Danza Città di Vico Equense diretto da Dino Verga, e organizzato da Adele Balestrieri, insegnante dell’ Ecole de danse, con il patrocinio del Comune di Vico Equense, questa mattina nella sala delle Colonne alla Santissima Trinità e Paradiso si è svolto un convegno sul tema “Danza e nutrizione”. Essere magra per una ballerina è una necessità professionale indispensabile ma non deve diventare un’ossessione. Dopo i saluti del sindaco Andrea Buonocore, che ha lanciato un messaggio chiaro alla platea: “Bisogna imparare a mangiare bene per danzare bene e diventare dei bravi ballerini”, all’incontro formativo sono intervenuti come relatori la docente di anatomia e fisiologia del movimento presso l’ Accademia Nazionale di Danza di Roma Luana Poggini, la giornalista Francesca Bernabini, la nutrizionista Candida Aiello e la chef Fabiana Scarica di villa Chiara.
 
Spesso capita che l'alimentazione dei danzatori sia scarsa e scorretta. Numerosi studi hanno evidenziato nei danzatori, con un’elevata prevalenza nel sesso femminile, disturbi del comportamento alimentare in percentuale decisamente maggiore rispetto ad adolescenti non danzatori. L'ideale culturale di magrezza legato alla figura del ballerino promuove negli allievi danzatori che si vogliono avviare a una carriera professionale un comportamento alimentare di tipo restrittivo (cioè di diminuzione dell'apporto alimentare) con un aumento dei sensi di colpa legati al cibo, una diminuzione dell'autostima e una distorsione e alterata percezione della propria immagine corporea. C'è talvolta la volontà di perdere troppo peso o mantenere il sottopeso assumendo in modo inappropriato cibi dietetici o integratori alimentari e seguendo anche un'alimentazione scorretta. Gli indicatori di una dieta inadeguata sono la "stanchezza cronica", la facilità ad ammalarsi, l'impossibilità di completare una lezione, la mancanza di forza e resistenza alla fatica. L'effetto di questo tipo di alimentazione può portare a lungo termine anche conseguenze mediche a volte molto gravi: maggiore incidenza di "fratture da stress" agli arti inferiori, anemia da carenza di ferro, irregolarità mestruali o assenza completa di mestruazione per anche tre cicli, facile affaticamento e ridotta tolleranza allo sforzo. I danzatori vanno considerati degli atleti a tutti gli effetti e per tale motivo la loro nutrizione deve essere adeguata per "sopportare" le lezioni, le prove e gli spettacoli. Può una corretta dieta mediterranea coprire i fabbisogni nutrizionali dei danzatori ? Le problematiche legate all'alimentazione non equilibrata dei ballerini sono note da più di 30 anni, ma le misure d’informazione e prevenzione andrebbero adottate fin dalle prime classi di attività assicurando un'adeguata informazione agli allievi e ai genitori, e agli stesi docenti delle varie discipline di danza.

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