Gli incendi sul Vesuvio e Monte Faito hanno divorato centinaia di ettari di boschi e macchia mediterranea. L'emergenza, per fortuna, è rientrata ma ora per l'area vesuviana c'è il rischio piogge. La Protezione Civile regionale ha lanciato infatti l'allarme per possibili allagamenti nelle zone devastate dagli incendi. Si teme, soprattutto nell'area stabiese, che la cenere abbia reso impermeabili i terreni e, alle prime precipitazioni, una grande quantità di fango e di detriti possa allagare le zone abitate a valle lei luoghi colpiti dagli incendi. Così la Protezione civile ha chiesto ai sindaci e agli organi competenti di mettere a punto tutte le misure adeguate per fronteggiare l'emergenza. Secondo l'organismo della Regione Campania, oggi e domani, sono previste «piogge sparse, anche a carattere di moderato rovescio o temporale». Perla Protezione Civile, l'emergenza piogge darà luogo «ad un rischio idrogeologico localizzato che potrebbe causare fenomeni come ruscellamenti superficiali e possibile trasporto di materiale, allagamenti, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua». I rischi riguardano anche «le aree e i versanti che presentano particolare fragilità aggravata anche dai recenti incendi. È possibile, infatti, che si verifichi il trasporto a valle dei materiali prodotti dalla combustione».
Timori anche nella zona di Maiori, in Costiera. Nel frattempo è rientrata l'emergenza incendi sul monte Faito grazie all'utilizzo di un aereo antincendio il cui intervento erano stati auspicato dai sindaci dei comuni dei Monti Lattari. I roghi si erano sviluppati in alcune zone impervie non raggiungibili dagli elicotteri e dal canadair. Ieri per fortuna i fronti di Vico Equense, Pimonte, Agerola e Castellammare di Stabia sono stati spenti. E ora i sindaci sperano che le piogge possano finalmente estinguere anche gli ultimi focolai, soprattutto a Pimonte.
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