Erika Silgoner |
Vico Equense - Cinque giorni e un obiettivo: rendere Vico Equense il palcoscenico su cui la danza esibisce se stessa. Così, dall’uno al 5 settembre, la Città ospiterà Estarte, il Festival della danza, giunto alla quarta edizione. La direzione artistica è affidata a Dino Verga, mentre l’organizzazione è stata curata da Adele Balestrieri, insegnante dell’ Ecole de danse, con il patrocinio del Comune di Vico Equense. “Un’edizione – spiega Adele Balestrieri - che si arricchisce di preziosi contributi e di ospiti di caratura internazionale”. Alla full immersion con lezioni suddivise per livelli, si accompagneranno eventi aperti al pubblico. Il primo appuntamento è per sabato 2 settembre, ore 20, presso il chiostro della Santissima Trinità e Paradiso, dove sarà possibile godere lo spettacolo della compagnia “Esklän” di Erika Silgoner. In programma alcuni dei brani più significativi del repertorio della compagnia: il duetto Bang interpretato da Gloria Ferrari e Noemi Dalla Vecchia, I mA ?, assolo interpretato da Gloria Ferrari e vincitore del premio miglior coreografia e miglior performance al Solo Tanz Theater Festival di Stoccarda, Alegrosta interpretato da Noemi Dalla Vecchia e Legacies interpretato da Chiara Corradi. Chiude lo spettacolo un estratto da 4 John che vede in scena Chiara Corradi, Noemi Dalla Vecchia e Gloria Ferrari.
Tutte le coreografie in programma sono firmate da Erika Silgoner, catanese di nascita, e una formazione internazionale tra Parigi, Londra New York ed Los Angeles, dove parallelamente all’esperienza come danzatrice classica e contemporanea unisce una personale ricerca nello stile hip hop, studiando con i più grandi maestri americani. Prima ballerina ed assistente alle coreografie nella Spellbound Contemporary Ballet diretta da Mauro Astolfi, danzatrice eclettica e dalle forti doti interpretative, Erika Silgoner ha continuato ad arricchire il suo linguaggio e la sua personalità artistica interpretando ruoli sempre diversi e complessi. Nel 2015 fonda la compagnia Esklan Art’s Factory per la quale ha creato diverse coreografie e ottenuto riconoscimenti anche internazionali. “Non sono sicura di riuscire a definire cosa sia l’arte per me – racconta Erika Silgoner –. L’arte è come l’amore, è qualcosa di essenziale per poter vivere appieno, ma appena cerchi di parlarne ne sminuisci il senso e ne togli la magia. L’arte è l’unico mezzo che riesca a portare l’uomo ad un livello più alto. L’arte è quanto di più sublime esista”.
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