venerdì 30 novembre 2018

I muretti a secco diventano patrimonio dell’umanità

L’invito del PD all’Amministrazione comunale 

Vico Equense - Un giusto riconoscimento a una tradizione che in Italia unisce da nord a sud la Valtellina e la Costiera amalfitana, Pantelleria con le Cinque terre e in Puglia il Salento e la Valle d'Itria, realizzata e conservata nel tempo grazie al lavoro di generazioni di agricoltori impegnati nella lotta al dissesto idrogeologico provocato da frane, alluvioni o valanghe. L'Unesco ha iscritto "L'Arte dei muretti a secco" nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell'umanità. "L'arte del 'Dry stone walling' riguarda tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre una sull'altra, non usando alcun altro elemento tranne, a volte, terra secco", spiega l'Unesco nella motivazione del provvedimento. Si tratta di uno dei primi esempi di manifattura umana ed è presente a vario titolo in quasi tutte le regioni italiane, sia per fini abitativi che per scopi collegati all'agricoltura, in particolare per i terrazzamenti necessari alle coltivazioni in zone particolarmente scoscese. "Le strutture a secco sono sempre fatte in perfetta armonia con l'ambiente e la tecnica esemplifica una relazione armoniosa fra l'uomo e la natura. La pratica viene trasmessa principalmente attraverso l'applicazione pratica adattata alle particolari condizioni di ogni luogo" in cui viene utilizzata, spiega ancora l'Unesco.
 
I muri a secco, sottolinea l'organizzazione, "svolgono un ruolo vitale nella prevenzione delle slavine, delle alluvioni, delle valanghe, nel combattere l'erosione e la desertificazione delle terre, migliorando la biodiversità e creando le migliori condizioni microclimatiche per l'agricoltura". I muretti a secco, espressione di un’arte antichissima, modellano da sempre anche il nostro territorio. Tra le prime reazioni politiche a questa decisione c’è quella del PD di Vico Equense, che ha espresso soddisfazione per la decisione dell’organizzazione internazionale e invitato l’Amministrazione comunale a impegnarsi per la difesa e la tutela dei “muretti a secco” sull’intero territorio comunale, adottando tutti quei provvedimenti amministrativi necessari per facilitarne la manutenzione e impedirne la distruzione.

2 commenti:

raf (stareis) ha detto...

Si porta a conoscenza di quanti non lo sapessero,
che col PSR c'è (c'era ndr, fondi OGGI esauriti), la possibilità per gli Enti Pubbici,
di recuperare i muretti a secco con finanziamento fino a 750mila euro tutti finanziati al 100% (misura 4.4.2 del PSR)

Oltre ad aver avvisato verbalomente il Sindaco Buonocore (che ci rassicurava di una sicura partecipazione del Comune), NON AVENDO AVUTO RISPOSTA, lo si informava UFFICIALMENTE con ns PEC di ottobre 2017, cosa e quanto fosse finanziato.

Il Sindaco non ha ritenuto che Vico dovesse partecipare.

TANTO SI DOVEVA PER LA DOVUTA INFORMAZIONE
RAFFAELE STARACE

raf (stareis) ha detto...
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