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Raffaella e Salvatore |
Pompei - Salvatore Buonocore e Raffaela Improta sono originari di Vico Equense, e da qualche anno gestiscono una casa famiglia a Pompei, sorta all’interno del Centro per il Bambino e la Famiglia "Giovanni Paolo II" della Comunità "Papa Giovanni XXIII". Basta bussare a qualsiasi ora del giorno e della notte. In via San Michele 15 sono giunte negli anni (e andati via con un proprio lavoro e una propria vita ricostruita) bambini in attesa di adozione, tossicodipendenti, ex carcerati, giovani mamme immigrate con bambini disabili, rifiutate dalle famiglie. Oggi ci sono ben otto ospiti tra le stanze della casa famiglia di Pompei, un'ex palazzina degli operai che all'epoca erano impegnati nella costruzione della Basilica, dove ricevono assistenza e amore. «Con rammarico – spiega Salvatore a Metropolis - abbiamo dovuto sospendere l'accoglienza di nuovi ospiti per ragioni di sicurezza legate al Covid-19 e per tutelare chi ha già debolezze fisiche nella nostra casa famiglia, ma normalmente chiunque bussa alla nostra porta può contare sempre sul nostro aiuto e questa è una delle nostre prerogative. La nostra opera continua ogni giorno, ora dopo ora, consolidandosi in questo clima di quarantena. I nostri ragazzi hanno decorato un lenzuolo bianco coi colori dell'arcobaleno per lanciare un messaggio di speranza. Lo abbiamo esposto alla finestra, è la testimonianza dei cuori e dell'anima di chi vive qui». A inizio mese di febbraio, prima che scoppiasse la pandemia, e per la prima volta in Italia, la loro casa famiglia è diventata sede del progetto "Il senso del pane", di Arnoldo Mosca Mondadori, iniziato nel 2015, nel carcere di Opera a Milano e finalizzato alla produzione di ostie per la Messa, realizzate dagli "ultimi". Salvatore, dopo aver letto il libro intervista "Il farmaco dell’immortalità", dialogo tra Monica Mondo e Mosca Mondadori, lo ha contattato per proporgli di svolgere nella sua casa l’attività di produzione delle ostie. Grazie alle attrezzature e alle lezioni fornite dallo stesso Mosca Mondadori, con la sua Fondazione "Casa dello Spirito e delle Arti", ha preso il via la nuova attività che sarà svolta, come attività ergoterapica, da persone con disabilità, sia quelle ospitate nella casa famiglia, sia quelle segnalate dalle varie parrocchie. Come tutte quelle prodotte nell’ambito del progetto "Il senso del pane", le ostie potranno essere richieste da tutte le parrocchie e saranno donate gratuitamente.
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